Ci dicono: se vince il SI torneremo indietro di 25 anni.
Siamo andati indietro di 25 anni per raccontare cosa è successo a bordo del Panfilo di sua maestà BRITANNIA nel 1992.

Negli anni ’70 l’Italia aveva raggiunto i livelli industriali dell’Inghilterra e scoprimmo che potevamo superare la Francia e la Germania.
Ma nel 1992 una crociera a bordo del Britannia cambiò il destino economico dell’Italia .
Dopo quella crociera il 48% per cento delle aziende italiane passarono in mano straniere.
Erano: la Buitoni, Negroni, Ferrarelle, Locatelli ,la Perugina, la Galbani.
Giuliano Amato, anche lui crocerista sbarcato prima che il panfilo salpasse , diventò in quell’anno Presidente del Consiglio e si preoccupò di trasformare le società pubbliche , partecipate , statali e parastatali in Società per Azioni per permettere le dismissioni successive al privato.
Da allora l’Italia insegue il debito pubblico . Anche durante la gestione di Giuliano Amato il debito pubblico passò da 850 Miliardi a 1.200 Miliardi di fine mandato.
Chi erano i simpatici croceristi?
Fra gli italiani :
Banchieri pubblici e privati, manager dell’IRI, e dell’Efim, rappresentanti di Confindustria.
Mario Draghi, allora direttore generale del Tesoro e ovviamente Giuliano Amato.
Fra la finanza anglo-americana che da allora avrà un ruolo determinante nella privatizzazione delle aziende pubbliche italiane parteciparono:
La Salomon Brothers, la Goldman Sachs e la Merril Lynch.
Da allora vedremo i croceristi andare sempre meglio e l’Italia sempre peggio .
L’ultimo attacco è con il referendum. Con il SI modificheremo anche il titolo V della Costituzione Italiana, ultima barriera democratica allo strapotere della finanza internazionale. Sarà sempre più difficile opporsi alle scelte delle grandi imprese finanziarie straniere.