I nuovi treni delle Ferrovie del Nord Barese sono geniali, con un occhio alla mobilità sostenibile: hanno persino gli stalli per le bici a bordo, così i pendolari possono portare le due ruote con loro. L’unico piccolissimo, trascurabile dettaglio è che gli stalli sono stati sistemati sotto le sedute di poltrone ribaltabili. Quindi, per poter imbarcare due biciclette, occorre rinunciare a sei posti a sedere.

Certo, rinunciare a sei sedute, con i treni sempre affollati come carri bestiame, con i pendolari che viaggiano in piedi, bello non è. Ancor di meno, pensando che esistono altre soluzioni al trasporto di bici sui treni, che non includono la perdita di posti a sedere, come le carrozze dedicate, usate in tutta Europa.

Ma la perdita di sei posti è un piccolo prezzo per i pendolari che tutte le mattine devono viaggiare in piedi, a fronte di una ricchezza ben maggiore, quella dei contributi alla mobilità sostenibile che la Regione Puglia versa a FND per questa trovata geniale.

Se i nuovi treni hanno un occhio alla mobilità sostenibile e l’altro ai fondi regionali, di che ti lamenti? È il progresso, baby! Sono i due piatti della bilancia: soldi o passeggeri? Qual è più pesante? In ogni caso, tante volte, la leggerezza con cui si prendono decisioni sulla mobilità sostenibile è insostenibile.