Ieri ho passato la serata in compagnia di un caro amico e ho potuto ascoltare il pensiero di un uomo circa “l’amore e la moda”.

Per quasi un anno ha frequentato una ragazza: “Lei è speciale, un po’ patatina, certo a tratti psicolabile, ma a suo modo speciale, se non fosse per come si concia, con quel trucco da battona e tutti quei vestiti succinti”, ripeteva. È assurdo come tutto quello che di carino e sincero avesse detto fosse stato improvvisamente spazzato via dall’ultima frase pronunciata. Insomma, questa relazione, chiamiamola “coccole senza interessi” (o friends with benefits se preferite), è arrivata ad essere “qualcosa di più” per poi diventare NENTE nel momento in cui lei è arrivata al limite, o dentro o fuori.

Lui: “Non mi piace come ti trucchi, come ti vesti, se siamo solo io e te ok ma in pubblico mi vergogno perché sembri una poco di buono, ed io una così non la voglio.” Così lei ha pianto, urlato, calci, pugni e, dopo essersi ritoccata il rossetto, troppo chiaro e poco appariscente per i suoi gusti, aggiustandosi la maglietta aderente andata un po’ su per via della pancetta, ha preso le sue cose ed è andata via dicendo solo “Ora basta”. Lui è rimasto immobile, un po’ tramortito.
È tornato, dopo 2 mesi, per riprendersela.

Ha tentato di sorprenderla, presentandosi fuori dal suo posto di lavoro. Ad attenderla però c’era già qualcun altro. Lui l’ha vista felice, truccata più del solito, ma felice. Ha realizzato quanto il suo amore fosse “malato”, quanto in realtà cercasse lei in tutte le ragazze, la riconoscesse persino nei corpi di ragazze con 2 taglie in meno e truccate più di lei. Ha compreso quanto fosse difficile sentirsi bene in compagnia di un’altra che non fosse lei, psicolabile, truccata da battona ma speciale. Ha capito quanto fosse stato idiota a pensare che non sarebbe mai piaciuta ai suoi amici conciata in quel modo, “come un albero di Natale” le aveva persino detto una volta.

Quando pensava all’amore lui immaginava solo il grigio, di colorato il trucco e l’abbigliamento appariscente di lei, nulla più. Non era stato capace di scegliere, di osare, di provarci, ma solo di scappare, nonostante lei fin da subito gli avesse offerto una “tavolozza di emozioni”.
Allora “uomini”, fateci un regalo per la festa della donna: abbandonate il GRIGIO, che sia BIANCO o NERO, che sia ROSSO pure, come la passione, ma date alla moda del cuore il colore che MERITA, altrimenti a colorarlo ci penserà qualcun altro e a voi non resterà che il temperamatite in mano.