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La diga della centrale idroelettrica di Nova Kakhovka è saltata completamente in aria a causa dell’esplosione della sala macchine all’interno dell’impianto, lo ha riferito l’emittente statale ucraina Suspilne. Lo stabile era già stato gravemente danneggiato da bombardamenti nelle ore precedenti. Secondo il Governatore Vladimir Leontyev si tratta di un attacco terroristico da parte dell’Ucraina. Kiev, da parte sua, attraverso il racconto del Comando delle Forze meridionali, incolpa la Russia. Il governatore, inoltre, ha dichiarato che non sarebbe in pericolo la fornitura d’acqua alla Crimea, ma sarà necessario ricostruire completamente l’impianto. Anche il sindaco di Nova Kakhovka ha incolpato l’esercito ucraino ribadendo la natura terroristica dell’attacco.

Secondo quanto riferito da Ukrinform, circa 16mila persone si troverebbero attualmente nella zona attorno alla diga, sulla riva destra del fiume Dnipro, nella regione di Kherson. Questo il commento di Oleksandr Prokudin, capo dell’Amministrazione militare ucraina a Kherson: “A partire dalle 7:30 i seguenti insediamenti sono stati completamente o parzialmente allagati: Tiahynka, Lvove, OdradoKamyanka, Ivanivka, Mykilske, Tokarivka, Poniativka, Bilozerka“. Secondo Prokudin sarebbero alte le probabilità che gli allagamenti andranno a colpire altri villaggi, e le autorità si starebbero mobilitando per prevenire danni maggiori. I residenti delle zone interessate sono stati evacuati attraverso autobus in direzione delle città di Kherson, Odessa e Kiev. Alle 12 un treno di evacuazione partirà da Kherson verso Mykolaiv.

L’Agenzia di stampa russa TASS ha confermato la versione del Governatore Vladimir Leontyev e riferisce che l’impianto avrebbe urgente bisogno di essere ricostruito da zero. “La portata della distruzione è molto seria, in questo momento non si può dire che sarà facile ripristinare l’impianto. Richiederà gli stessi tempi di ricostruzione del Kakhovka HPP come nel 1950-56” ha dichiarato Leontyev al canale Tv Solovyov Live. Il ministro degli esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, commenta così: “Si tratta del più grande disastro tecnologico a livello europeo degli ultimi decenni“. C’è paura per la stabilità e la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia: secondo Mykhailo Podolyak, consigliere dell’Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, starrebbero costantemente aumentando i rischi di un disastro nucleare.