Il format coniato da Rosario Fiorello, il famoso Viva Rai 2, in onda tutte le mattine dalle 7.15 alle 8, è giunto alla sua ultima settimana di programmazione. E in dirittura di arrivo giungono le proteste dei condomini del palazzo di fronte al glass dello show mattutino.

Il programma, iniziato in autunno, ha subito un’impennata di ascolti dopo Sanremo, anche grazie ai super ospiti che hanno trasformato, grazie alla complicità trasformista del conduttore, la famosa Via Asiago di Roma, sede degli uffici istituzionali della Rai, in un vero e proprio palco scenico diurno. Ballerini, cantanti, artisti di tutti i tipi, hanno cavalcato l’onda trascinante del mattatore siciliano, facendo registrare al programma un picco di ascolti da record. Nella puntata del 20 marzo scorso, in attesa della grandiosa ultima puntata dell’anno, del prossimo venerdì 9 giugno, il trio delle meraviglie e tutta la squadra di Viva Rai 2, avevano superato il milione di spettatori, raggiungendo lo share record del 18,9%, risultando il programma italiano più visto in quel segmento orario.

In questi mesi, però, non sono mancate le proteste dei residenti della zona. Il pubblico davanti alla sede della trasmissione è cresciuto, esponenzialmente, nelle ultime settimane, anche e soprattutto in occasioni di ospiti eccellenti come Laura Pausini, che aveva raccolto autobus di fan sin dalle prime ore del mattino. Ma oltre alla sicurezza del pubblico, quello che più ha fatto infuriare i condomini, sono i rumori, la musica alta sin dalle prime ore del mattino. Ieri, 5 giugno, i residenti del condominio di Via Asiago hanno scritto una lettera indirizzata alla Rai, nella quale dicono basta “a schiamazzi e musica alta”, un appello raccolto dal consigliere municipale Renato Sartini che ha dichiarato alla direzione del programma : “La struttura è in una posizione tale da impallare l’attraversamento pedonale. Oltre ai vari fastidi, la sicurezza stradale risulta compromessa. Sono seriamente preoccupato che ci sia una seconda edizione”.

La risposta arriva direttamente dallo show man nella diretta di ieri mattina che, con il suo solito modo di fare con il quale sembra non prendere mai nulla sul serio senza però dire mai nulla a caso, chiarisce al pubblico: “Il prossimo 9 giugno, ci sarà una festa, ma non sarà la nostra, ma quella di tutti i residenti del quartiere che festeggeranno il loro 25 aprile perché finalmente si libereranno di noi!”

Stamattina sul cancello che introduce al condominio autore del reclamo alla Rai è poi comparso uno striscione che recita diretto “Liberate Via Asiago”. Una protesta giunta al giro di boa di un programma che ha modellato le colazioni di milioni di italiani, che ha tenuto incollati migliaia di bambini, polemizzato con il sorriso su ogni grande e piccola tematica nazionale, che ha fatto divertire chiunque, ricevuto consensi bipartisan. Potrebbe bastare solo questo a definire Rosario Fiorello, il Re incontrastato della Rai. Quello che tutto può fare e tutto può dire. Come se il suo talento prescindesse le polemiche e sorvolasse le paludi del politicamente corretto senza mai restarvisi impigliato. Uno straordinario e unico atteggiamento, tanto naturale quanto preparato. Fiorello, in compagnia dei suoi due animatori, Fabrizio Biggio e Mauro Casciari, sa entrare a gamba tesa in ogni polemica, dalla satira politica a quella televisiva, senza mai risultare falloso. Attraverso una satira pungente e puntuale, che nulla omette e nessuno prescinde, racconta tutto e tutto ridicolizza, trovando sempre quel registro giusto con il quale trasmettere ilarità e riflessione insieme. Una combinazione difficile e studiata, mentre al pubblico appare costantemente fedele a sè stesso e mai schierato. Con uno stile ereditato da anni di televisione e animazione, il conduttore vive di una sorta di eterea immunità, con la quale, in questi mesi ha parlato di tutto, dalle polemiche del Governo di Giorgia Meloni (che ha partecipato alla diretta nei panni di una fantomatica imitatrice) alle epurazioni in casa Rai (il caso Fazio e l’addio dell’Annunziata hanno tenuto banco nella striscia mattutina per giorni), sulle quali il mattatore ha schiettamente dichiarato: “C’è uno bravo? che facciamo? Cacciamolo Via! C’è uno che fa guadagnare la Rai? Via! Siate meno bravi…”

Mediante i suoi meticolosi arrangiamenti comunicativi, l’immancabile sorriso e il grande talento dell’improvvisazione, Rosario Fiorello appare oggi l’uomo della televisione pubblica con maggiore carisma e capacità. Sarà questo il motivo giusto per farlo andare via dalla Rai?

Per il momento questa edizione dei record giunta al termine, appare inevitabilmente indirizzata a trovare per l’anno prossimo una diversa location. Ma sul futuro della programmazione di Viva Rai 2 non sembrano esserci dubbi. Una seconda edizione la vuole tutta Italia, come ha dimostrato l’affluenza di pubblico da ogni dove.

Potremmo tranquillamente affermare che in Italia c’è del “Fiorellismo”. L’obiettivo è riportarlo anche in Via Asiago.