Possibili disagi su treni e autobus delle Ferrovie Appulo Lucane, venerdì 26 maggio per uno sciopero proclamato da Unione Sindacale di Base e al quale ha aderito l’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato di Basilicata. Saranno comunque assicurati tutti i servizi nelle fasce di garanzia, ossia dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 12:30 alle ore 15:30.
Trenitalia: “Dalle ore 9 alle ore 17 di venerdì 26 maggio 2023 i treni possono subire cancellazioni o variazioni, per uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, ad esclusione dell’Emilia–Romagna. Non sono previste variazioni per i treni a lunga percorrenza, nonché Freccia, Intercity, Eurocity“.

Lo sciopero generale è stato indetto:

  • per aumenti salariali di 300 euro che garantiscano il recupero di potere d’acquisto di fronte al forte aumento dei prezzi e alle perdite accumulate nel corso delle ultime tornate contrattuali;
  • per una nuova indicizzazione dei salari all’aumento reale del costo della vita;
  • contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l’intero sistema con conseguenze drammatiche sulla sicurezza e con effetti gravissimi in termini di precarietà, ricattabilità e illegalità diffusa sui posti di lavoro;
  • contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti, costringendoli in una condizione di assoluta schiavitù;
  • contro il progetto Calderoli di autonomia differenziata e di ulteriore aumento delle disparità territoriali e sociali;
  • contro la delega fiscale destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali;
  • per l’abolizione dell’IVA sui beni di prima necessità ed il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni;
  • per un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità;
  • per la detassazione delle pensioni in linea con gli altri paesi europei e le pensioni minime a 1000(mille) euro;
  • per un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati;
  • in difesa del Reddito di Cittadinanza e per il superamento di tutte le odiose condizionalità che ne hanno finora ristretto ingiustamente l’ambito di applicabilità;
  • per una legge sul salario minimo di almeno 10 euro l’ora sui minimi tabellari;
  • per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario,
  • per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici;
  • per il diritto alla casa, un milione di nuove case popolari, il blocco degli sfratti e degli sgomberi,
  • per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
  • contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che introduce la logica dello sfruttamento già dai banchi di scuola;
  • per la difesa del diritto di sciopero;
  • contro il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra in Ucraina, l’invio di armi e di risorse in teatri di guerra.