Fonte Twitter

Khader Adnan, leader della jihad islamica in Cisgiordania e detenuto in un carcere israeliano, è morto questa mattina, 2 maggio, dopo 86 giorni di sciopero della fame. Adnan aveva 44 anni ed era uno dei principali esponenti del terrorismo palestinese, secondo le autorità di Tel Aviv. Il servizio carcerario ha riferito di aver trovato il detenuto privo di sensi in cella; quando è stato portato in ospedale, i medici hanno solamente confermato il decesso dell’uomo. La morte di Adnan arriva dopo i recenti fatti accaduti nella moschea di Al Aqsa ed i bombardamenti israeliani nel Libano.

Adnan era uno sceicco, molto popolare tra i militanti della jihad islamica; la sua morte è stata immediatamente imputata allo Stato ebraico. “Questo crimine, non passerà senza una reazione“, si legge in un comunicato di un’organizzazione islamica palestinese. Da Gaza, intanto, sono già stati lanciati alcuni missili in direzione di Israele, caduti tuttavia in aree aperte e non popolate. Da quando il Governo Netanyahu ha abrogato il disimpegno militare di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza, la tensione tra lo Stato ebraico e le organizzazioni palestinesi è salita vertiginosamente.

Lo sceicco era in detenzione amministrativa, cioè una misura che permetterebbe allo Stato di Israele di mantenere per un periodo variabile in carcere un sospettato anche senza un deposito di accuse. Adnan era stato arrestato più volte dalle autorità di Tel Aviv con l’accusa di aver partecipato ad attività che minacciano la sicurezza regionale. Nel 2012, durante una detenzione, aveva già fatto uno sciopero della fame, durato 66 giorni. La moglie di Adnan ha sempre negato il coinvolgimento dell’uomo in attività terroristiche, tuttavia, lo sceicco è notoriamente riconosciuto dai militanti della jihad islamica come il leader delle organizzazioni in Cisgiordania.

Sui social si sta diffondendo rapidamente la notizia insieme ad una celebrazione di massa della morte di Adnan come un “martire del nemico israeliano”. Numerose immagini raffigurano lo sceicco sorridente mentre abbraccia dei bambini o legato a letto e morente. In varie città palestinesi si stanno già radunando folle che inneggiano al suo nome.