Ieri, 30 Maggio 2023, il Movimento 5 stelle, ha occupato la giunta per elezioni di Montecitorio, dove il governo stava tentando di far passare un emendamento al regolamento elettorale, che potrebbe portare ad un ribaltamento dei risultati elettorali, nel collegio uninominale di Cosenza, dove alle politiche del Settembre scorso, la pentastellata, Anna Laura Orrico, aveva vinto sul suo avversario, Andrea Gentile, nelle file di Forza Italia.

Stando alle parole del capogruppo dei 5s, Francesco Silvestri, “siamo qui perché si sta tentando di approvare un furto alla Democrazia, ovvero si stanno sovvertendo i criteri con cui siamo andati alle elezioni a Settembre ’22. Si sta riassegnando un seggio a Forza Italia, a discapito del Movimento 5stelle, cambiando le regole dopo le elezioni. Per noi questo è un procedimento inaccettabile. Siamo con il gruppo parlamentare del Movimento a bloccare l’ingresso della Giunta delle elezioni. Per ora la seduta è stata sospesa. Ma noi continueremo perché riteniamo questo fatto assolutamente inaccettabile.”     

Rispondono gli esponenti di Fratelli d’Italia della Giunta per le elezioni dicendo: “ si è trattato di un atto di violenza estrema che preclude l’esercizio della normale dialettica politica. Solo il senso di responsabilità di chi ha subito questo sopruso ha evitato conseguenze peggiori”.  La riunione bloccata è stata rinviata alla prossima settimana.

La vicenda parte da un ricorso, avanzato proprio da Andrea Gentile, riguardante il collegio uninominale in Calabria, vinto per per 482 voti da Anna Laura Orrico.

Da molto tempo il M5s ha lanciato l’allarme sulla possibilità che l’approvazione della modifica che prevede di considerare in base al principio del favor voti anche le schede nulle, ovvero quelle che presentavano più segni ma su liste che appoggiavano lo stesso candidato all’uninominale, potesse portare ad un ribaltamento del voto.

Un emendamento di questo tipo, oltre alla protesta, scaturita nell’occupazione di ieri, produrrebbe un effetto a catena in tutti quei collegi, dove lo scarto dei voti tra i candidati è stato dettato da poche centinaia di voti. Laddove, cioè, le schede dichiarate nulle possano rappresentare effettivamente la differenza.

I nomi dei parlamentari a rischio – secondo uno studio del M5s – sarebbero oltre 30 e in alcuni casi riguarderebbero anche alcuni nomi eccellenti, come la Ministra Roccella o l’ex Ministro Speranza, senza contare il Senatur Umberto Bossi.

Secondo quanto affermano i pentastellati, nel caso della Orrico, il riconteggio delle schede nulle, chiesto dalla maggioranza, in virtù del ricorso presentato da Gentile, porterebbe a far perdere ai 5stelle il collegio in favore dell’avversario di FI. La stessa sorte, ribaltata, spetterebbe, però anche alla deputata di Italia Viva, Lucia Annibali, candidata in Toscana, dove con il recupero di appena 85 schede nulle in favore del centrodestra, modificherebbe il riparto ed avrebbe l’effetto diretto di un seggio in più attribuito al Terzo Polo e un seggio in meno alla coalizione del centro sinistra che perderebbe quello di Marco Simiani del Pd.

Un effetto domino, che potrebbe rappresentare, dunque, un precedente importante e non solo riguardo all’assegnazione dei seggi, ma riguardo all’attribuzione dei voti in qualunque elezione passata e futura.

La protesta di ieri, dopo attimi di concitazione generale, ha prodotto lo scioglimento della riunione della Giunta per le elezioni che avrebbe dovuto votare e approvare l’emendamento.

La parlamentare calabrese pentastellata, Anna Laura Orrico, durante l’occupazione svoltasi ieri ha detto, durante una diretta facebook  ” Siamo qui perché all’interno della Giunta per le elezioni, si sta consumando l’eutanasia della Democrazia, perché il Centro destra vuole cambiare le regole del gioco, utilizzando la forza dei numeri della maggioranza per ribaltare il risultato delle elezioni. Questo si chiama ledere il diritto di voto, ledere la libertà di voto di tutti i cittadini e cittadine italiane perché se si afferma questo precedente allora non c’è più Democrazia”.