“La Russia sarà sconfitta nello stesso modo in cui lo fu il nazismo nel 1945”, queste sono state le parole del presidente Volodymyr Zelensky alla vigilia del 9 maggio, data nella quale ricorre in Russia e nei Paesi dell’ex Urss la Giornata della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, ovvero la Seconda Guerra Mondiale.
“Come allora insieme distruggemmo il male, così ora insieme stiamo distruggendo un male simile – continua il leader ucraino via Telegram -. Purtroppo, il male è tornato. Sebbene ora sia un altro aggressore, l’obiettivo è lo stesso: schiavitù o distruzione. E proprio come allora facemmo affidamento sulla forza congiunta delle nazioni libere, così ora combattiamo contro il male insieme al mondo libero, insieme all’Europa libera. E prevarremo! Sarà il Giorno della nostra vittoria! Il Giorno della vittoria dell’Ucraina”.
Zelensky ha inoltre annunciato di aver presentato in Parlamento un disegno di legge che proporrebbe per l’8 maggio l’istituzione del “Giorno del ricordo e della vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale”. “È l’8 maggio che la maggior parte delle nazioni del mondo ricorda la grandezza della vittoria sui nazisti – ha spiegato -. È l’8 maggio che il mondo onora la memoria di tutti coloro le cui vite sono state portate via da quella guerra. È stato l’8 maggio che entrò in vigore l’Atto di resa incondizionata della Wehrmacht“.
Nuovi bombardamenti a Kiev e Odessa
Il Servizio federale di sicurezza russo e il Ministero dell’Interno hanno fatto sapere che le forze ucraine avrebbero sferrato un attacco contro l’aeroporto di Severny a est di Mosca, nella regione di Ivanovo, poi sventato dall’esercito di Putin. Pare si trattasse di aeroplani senza pilota, imbottiti di esplosivi destinati alla base aerea russa, per far saltare in aria gli aerei radar moscoviti A-50 che si trovano all’interno. In risposta a questo, sembrerebbe che l’esercito russo abbia contrattaccato con raid di droni e missili su Kiev e Odessa. Nella capitale ucraina al momento si contano 5 feriti, di cui 3 nel quartiere Solomyanskyi e 2 invece per la caduta di alcuni pezzi dei droni nel quartiere di Sviatoshynskyi, subito trasportati in ospedale. La caduta dei droni inoltre pare abbia colpito un’auto in un edificio residenziale e questa ha poi preso fuoco. Le forze armate di Zelensky avrebbero distrutto 35 droni kamikaze di fabbricazione iraniana piombati su Kiev nella notte tra il 7 e l’8 maggio.
A Odessa la situazione non è differente. Infatti, dal bilancio del colonnello dell’Aeronautica, Yuri Ignat, si sarebbe abbattuta una pioggia di 8 missili da crociera X.22 e 7 aerei russi. Molti dei razzi pare abbiano colpito oggetti, ma non tutti hanno raggiunto il loro obiettivo; sembrerebbe che alcuni si sarebbero autodistrutti nella caduta, in quanto obsoleti. L’attacco a Odessa sarebbe stato compiuto dall’aviazione russa, finendo per generare un grosso incendio in un magazzino aziendale di impresa alimentare.