Immagine delle macerie del laboratorio di esplosivi in cui venivano progettati imminenti attacchi secondo le autorità israeliane (fonte Twitter)

Tre ragazzi palestinesi sono stati uccisi dalle Forze di Difesa israeliane durante un raid notturno a Nablus, in Cisgiordania. Il ministro della Salute palestinese ha identificato le tre vittime: Fahti Rizeq, Abdullah Hamdan e Mohammed Zaytoun, tutti tra i 24 ed i 34 anni. L’operazione dei militari israeliani, concentrata all’interno del campo profughi di Balata, ha causato anche molti feriti, uno dei quali sarebbe in gravi condizioni. L’episodio avviene a meno di 24 ore dall’invasione dello Stato ebraico sull’avamposto di Homesh, evacuato secondo ordinanza nel 2005: gli Stati Uniti hanno espresso seria preoccupazione per questa nuova mossa di Tel Aviv.

Raid a Nablus

La comunità di Nablus ha registrato già 19 morti nelle ultime settimane; l’intensificarsi delle operazioni di sicurezza da parte delle Forze di Difesa israeliane è aumentato da quando nel marzo scorso il Governo Netanyahu ha revocato l’accordo di disimpegno militare sulla Striscia di Gaza. Il blitz messo a segno nella notte appena trascorsa ha permesso di identificare e neutralizzare un laboratorio di esplosivi dentro il quale sono stati rinvenuti 10 kg di materiale pronto ad essere utilizzato per un eventuale attacco. Le vittime del raid appartenevano al gruppo Brigate Martiri di Al Aqsa, il quale ha confermato poi con un comunicato la morte di tre combattenti. Nelle prime ore della mattina, vicino a Jenin, altre tre persone sarebbero state arrestate secondo il rapporto delle autorità israeliane. Nabil Abu Rudaineh, portavoce dell’Ufficio del presidente dello Stato di Palesina, ha condannato le azioni di Israele come “Una continuazione della guerra globale al popolo palestinese“.

Il ministro della Difesa israeliano: “Pianificavano attacchi”

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha commentato con entusiasmo le operazioni congiunte a Nablus e Jenin: “In due operazioni di successo svolte dalle Forze di sicurezza durante la notte, i terroristi che hanno aperto il fuoco sui nostri militari sono stati eliminati e quelli che pianificavano attacchi terroristici contro i nostri cittadini sono stati arrestati“. Secondo le autorità di Tel Aviv, il raid sarebbe stato organizzato qualche ora dopo il ferimento di un soldato israeliano mentre sorvegliava una strada nella vicina cittadina di Huwara.

Occupazione di Homesh

Homesh è un avamposto in Cisgiordania, e sarebbe attualmente terreno privato palestinese. Nella giornata di ieri, 21 maggio, il capo delle Forze militari israeliane ha firmato l’ordine di occupazione dell’insediamento, revocando l’accordo di evacuazione e disimpegno che durava dal 2005. Tel Aviv si starebbe giustificando sostenendo che l’avamposto rientra nella giurisdizione della Samaria, e quindi all’interno dello Stato ebraico. A marzo i legislatori israeliani hanno approvato l’abrogazione della norma che ordinava l’evacuazione di quattro insediamenti (tra cui quello di Homesh) nella Cisgiordania settentrionale ed il ritiro dalla Striscia di Gaza. L’ambasciata americana a Gerusalemme ha riferito che Washington sarebbe seriamente preoccupata dalla mossa di Israele.