Dal Partito popolare alla Margherita sino al passaggio naturale nel Pd, oggi punto di riferimento del partito pugliese, e in particolar modo del Salento, terra in cui è nata, e della quale è profondamente orgogliosa, Loredana Capone, leccese, 58 anni e 4 figlie ha vissuto una vita tra famiglia, politica e il suo studio professionale di avvocata amministrativista. Un passo alla volta, tra vittorie e sconfitte.

Arrivò in Regione nel 2009 con il governo di Nichi Vendola che le affidò la carica di vice presidente, e la guida dell’assessorato allo Sviluppo economico. Incarico poi confermato anche nel governatore Michele Emiliano, che aggiunse la delega alla Cultura e al Turismo. Era già stata più volte assessore della Provincia di Lecce. Ma la sua prima volta fu a 30 anni, quando fu chiamata dal sindaco di Lecce Stefano Salvemini a ricoprire l’incarico di assessore tecnico all’Ambiente. Nel 2020 ha raggiunto lo scranno più alto dell’assise regionale: è stata eletta presidente del Consiglio pugliese.

La prima donna in Puglia a ricoprire questo ruolo. Una battaglia per le donne la sua, anche quando alle ultime elezioni politiche ha dovuto cedere il passo “agli uomini” per un posto blindato in Parlamento. Dopo una lunga carriera politica, la Capone è finalmente stata eletta Vicepresidente Nazionale del Partito Democratico, votata all’unanimità.

Emozionata e grata, la Capone afferma: “Oggi si apre una nuova fase per il nostro partito, un orizzonte tutto nuovo che abbiamo sperato, cercato, per cui ci siamo impegnate e impegnati insieme, convinti che occorresse ripartire dalla spina dorsale di questo Paese: dalle persone. Perché la forza della comunità, e queste primarie lo hanno dimostrato, può fare la differenza, ma per riuscirci dobbiamo sentirci tutte e tutti dentro ai bisogni delle tante cittadine e cittadini italiani più fragili che, oggi, chiedono uno sforzo maggiore e una maggiore attenzione”.

Sicuri che farà un ottimo lavoro, le facciamo le nostre congratulazioni e le auguriamo buon lavoro!