Nell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” del foggiano sono stati ricoverati dei pazienti a cui è stata diagnosticata la trichinosi.

Sono cinque al momento i casi segnalati nel comune di San Marco in Lamis, che sono stati prontamente ricoverati all’ospedale di San Giovanni Rotondo.

Il dipartimento del Servizio Veterinario di Igiene degli alimenti di origine animale dell’Asl di Foggia ha dato l’allarme, dando inizio così, ad un’attività di indagine sulla produzione di alimenti sospetti di infezione da trichinella.

Che cosa è la Trichinosi e quali sono i suoi effetti?
La Trichinellosi, comunemente detta trichinosi, è una zoonosi, ossia una malattia che può essere trasmessa dagli animali all’uomo, a causa di batteri, parassiti o altri agenti, in forma diretta e indiretta.

Questa forma di parassita può infettare gli uccelli, i rettili e i mammiferi, ad esempio maiale, cane, gatto, cinghiale, volpe. La trichinosi inizialmente si posa nella zona intestinale per poi trasformarsi in una nuova entità di larva che migra nei muscoli, dove si incista.

Nell’uomo la trasmissione avviene con l’alimentazione, precisamente di carne cruda o poco cotta che contengono il parassita. Nella nostra penisola questa malattia viene tendenzialmente trasmessa con il consumo di carne suina(maiale e cignhiale), equina e i carnivori selvatici(volpe).

In passato nella nostra regione pugliese, le importazioni di carne di cavallo cruda, l’allevamento di suini allo stato brado e la macellazione clandestina hanno provocato il contagio umano, dando vita ad un ciclo infinito. Questo perchè il tessuto muscolare infetto che viene ingerito da un altro organismo da inizio ad una continua trasmissione della malattia.

L’incubazione è generalmente compresa tra gli 8 e i 15 giorni , ma può subire variazioni anche fino a 45 giorni, in base alla quantità di batteri che sono stati ingeriti. Questo parassita negli animali è in grado di resistere anche per un mese, ma perde la sua proprietà infettiva quando la cottura della carne raggiunge i 70 C° per un tempo minimo di 4 minuti. 

La sintomatologia nella maggior pare dei casi è caratterizzata da diarrea (presentata nel 40% degli individui), debolezza, febbre e sudorazione. La diagnosi definitiva dovrà essere poi confermata attraverso esami specifici, come quelli sierologici o attraverso la biopsia muscolare. Vi è il rischio che i pazienti infetti possano riportare l’infezioni da trichinosi, in maniera asintomatiche fino a casi particolarmente gravi, che causano la morte.

Le procedure dell’Asl
L’Asl di Foggia invita tutti coloro che praticano delle attività di cacciagione o macellazione “amatoriale” di rivolgersi ai servizi veterinari attraverso i numeri 338.9539262 e 333.4929127 per poter procedere al controllo e all’eventuale esame trichicoscopico gratuito, della carcassa del cinghiale. Chi esercita attività di macellazione di suini nella propria abitazione e per uso personale, deve comunicarne il luogo e il momento, al numero indicato.

Successivamente il medico veterinario informerà l’Asl, e indicherà l‘orario dell’operazione e  quelle che sono le corrette procedure da eseguire.