Mercoledì 8 marzo l’assessorato al Welfare e il Centro antiviolenza comunale promuovono una giornata di sensibilizzazione sul tema della violenza culturale e del gender gap.
A partire dalle ore 9, nel Museo Civico di Bari, in Strada Sagges 13, si terrà l’evento “Gender equity, empowerment femminile, indipendenza economica”, una conversazione a più voci con l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la responsabile del team amministrativo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Bari Anna Maria Frasca, la responsabile dello sportello di ascolto mobbing e stalking di UIL Vera Guelfi, la coordinatrice del Centro antiviolenza comunale Marika Massara, la presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali Puglia Milena Matera e la docente del Dipartimento di chimica dell’Università degli Studi di Bari Luisa Torsi.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Jobpricing, il differenziale di retribuzioni tra uomini e donne in Italia supera i 3.500 euro: è come se in un anno, di fatto, una donna lavorasse senza ricevere alcun compenso per più di 40 giorni. Il divario, inoltre, cresce nei ruoli apicali. A ciò si aggiunge che in Italia si registra, tra i Paesi europei, il più basso tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Anche l’incremento del tasso di occupazione registrato nel 2022, secondo i dati ISTAT, riguarda per l’89% lavoratori di sesso maschile (296mila nuovi occupati), così come le conseguenze più pesanti sul versante lavorativo durante la pandemia hanno pesato soprattutto sul genere femminile. A partire da questi dati l’evento di mercoledì prossimo, 8 marzo, intende promuovere una riflessione condivisa sul tema anche attraverso la valorizzazione delle testimonianze ed esperienze delle ospiti che interverranno.
La giornata proseguirà, nel pomeriggio, con un appuntamento a partire dalle ore 16.30 presso I tesori di Sicilia (via Cairoli 56), uno dei punti Women in Coffee (WIC) del progetto di sostenibilità sociale di Caffè Vergnano, con l’allestimento di una postazione fotografica per realizzare scatti che confluiranno nella campagna di comunicazione sociale e nella mostra fotografica “Io posso essere ciò che desidero” promosse dal Centro antiviolenza comunale. Nella stessa sede, alle ore 17, si terrà un incontro su strumenti e risorse per l’autodifesa con Francesco Del Vecchio, istruttore di difesa personale. Per tutto il pomeriggio saranno presenti operatrici del Centro antiviolenza comunale per attività di informazione e consulenza e sarà visitabile una mostra fotografica a cura di Carlo Vitale.
L’iniziativa rientra in un più ampio programma di interventi che, nell’ambito del programma Rafforzare la nonviolenza, prevede anche un percorso di formazione e sensibilizzazione promosso dal Centro antiviolenza comunale negli istituti scolastici secondari e nei Centri servizi per le famiglie. In modo più specifico tale percorso comprende una serie di laboratori sui temi della nonviolenza, del bullismo e cyberbullismo omotransfobico finalizzati alla destrutturazione degli stereotipi di genere e al riconoscimento della matrice culturale della violenza di genere. Tra le scuole coinvolte ci sono gli istituti Balilla-Imbriani, Gorjux, Marco Polo, i licei Flacco, Bianchi Dottula e De Nittis, il convitto nazionale Cirillo, il Centro Istruzione Adulti nonché i Centri servizi per le famiglie di Carbonara, San Girolamo, San Paolo e Carassi. Le attività formative saranno curate da un’equipe psico-pedagogica al fine di offrire sostegno psicologico, sociale e legale alle vittime o potenziali vittime di violenza o discriminazione o a persone che si trovino in condizioni di vulnerabilità legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, al bullismo e a ogni forma di discriminazione in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento. Il percorso è realizzato da Medihospes in collaborazione con le associazioni Agedo e Zona Franka.
Il 14 marzo prenderà invece avvio il corso di formazione dal titolo “Contrasto alle discriminazioni legate alle identità di genere e agli orientamenti sessuali”, organizzato in collaborazione con il Dipartimento For.Psi.Com. dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e con la responsabilità scientifica del docente di Psicologia clinica Alessandro Taurino. Tale percorso ha l’obiettivo di fornire e implementare un’approfondita conoscenza delle dimensioni implicate all’interno del fenomeno delle discriminazioni legate alle identità di genere e agli orientamenti sessuali, attraverso un approccio interdisciplinare che coinvolgerà aspetti psicologici, educativi, giuridici, medici, sociologici e filosofici, fornendo nel contempo competenze tecniche per la presa in carico e l’orientamento delle vittime di questa forma di discriminazione. Le attività previste saranno orientate sia a decostruire stereotipi e pregiudizi omolesbobitransfobici, sia a favorire l’acquisizione di adeguati linguaggi e prassi operative nell’ottica della promozione del benessere e dei diritti delle persone LGBTQI+.