“Gli episodi di discriminazione e bullismo legati all’identità di genere e all’orientamento sessuale sono in costante crescita e spesso restano invisibili, sommersi e sono difficili da denunciare per paura, vergogna o timidezza, in particolare per quanto riguarda bambini e adolescenti”. Queste le parole dell’assessore al Welfare di Bari, Francesca Bottalico in occasione dell’avvio l’indagine conoscitiva sulle discriminazioni vissute da persone LGBTQIA+.

Il progetto che parte oggi 11 gennaio, promosso dall’assessorato al Welfare in collaborazione con l’associazione Zona Franka nell’ambito delle attività del Centro antidiscriminazioni del Comune di Bari è stato ideato per studiare le ragioni della discriminazione legata all’orientamento sessuale negli ambiti lavorativi e formativi. I problemi riscontrati nell’ambiente scolastico e lavorativo, infatti, rappresentano le principali manifestazioni di intolleranza e discriminazione nei confronti delle persone LGBTQIA+. Questa indagine risulta particolarmente importante, anche alla luce dell’avvio del nuovo Centro antidiscriminazioni comunale, per poter dar vita a un osservatorio permanente sul fenomeno che tenga conto del vissuto e delle percezioni delle persone LGBTQIA+”.

“Con questa indagine vogliamo chiederci quali siano le discriminazioni che le persone LGBTQIA+ vivono sul luogo di lavoro e nei percorsi di formazione e come le istituzioni possano rispondervi. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, quindi come associazione crediamo che garantire l’autodeterminazione, innanzitutto attraverso il reddito, sia l’obiettivo principale da perseguire contro ogni marginalità sociale”; è quanto affermato da Asia Iurlo dell’associazione Zona Franka.

Dai risultati dell’indagine si potranno individuare strumenti e percorsi utili a contribuire al superamento di barriere e stereotipi culturali che non solo bloccano l’autodeterminazione personale, ma che generano anche malessere e disagi psicologici.

È possibile partecipare al questionario, rivolto a tutte le persone lesbiche, omosessuali, transgender, bisessuali, queer, asessuali, compilando il form online all’inidirizzo https://forms.gle/6Yw6Cu5aL5yrG5xh8 disponibile sui canali social di Zona Franka.

Il progetto prevede anche un punto di ascolto nelle scuole cittadine attraverso l’attivazione di sportelli per ragazzi e docenti e moduli di formazione (percorsi di educazione all’affettività e contrasto agli stereotipi) per docenti ed educatori alla luce delle richieste formative emerse durante i focus group e il piano di zona sui temi del disagio giovanile: si può aderire all’iniziativa inviando una mail a [email protected].