Infuria la polemica dei cittadini di Andria sulla precarietà della struttura sanitaria locale, mentre a Barletta la comunità festeggia l’inaugurazione della nuova ala del Pronto Soccorso dell’Ospedale mons. Dimiccoli.

“Una città in crescente degrado dove si sta smantellando tutto come se fosse in liquidazione. Una città come quella di Andria, dal passato glorioso, che perde continuamente pezzi a vantaggio delle città vicine. Tutti i più prestigiosi Uffici pubblici sono stati trasferiti dalla città di Andria altrove e nelle città vicine vengono continuamente allocati nuovi uffici provinciali, persino la sede legale. Non sappiamo quale strategia della distruzione ci sia dietro questa azione umiliante per la cittadinanza di fronte all’inerzia, all’inettitudine ed all’inefficienza di una classe dirigente e politica priva di autorevolezza e di voglia di difendere la città. Un baratto continuo che vede silenti anche pezzi della cosiddetta Società Civile ormai completamente “allineata” e disinteressata. Eppure si tratta di una struttura fondamentale per la comunità locale. Non sappiamo se sia questione di “peso politico” o di altra natura, sta di fatto che come cittadini andriesi non solo siamo preoccupati ma persino convinti che l’Ospedale di Andria possa andare verso lo smantellamento definitivo, nel nome di un nuovo Ospedale che potrebbe non arrivare mai. La dotazione tecnologica della nuova struttura, compresi i nuovi posti letto, umiliano la struttura di Andria. Un ampliamento importante con una tecnologia all’avanguardia che rappresenta un forte stimolo e sostegno all’attività dei sanitari ma soprattutto una gratificazione per i pazienti che si sentono sicuri ed accolti in una struttura sicura ed affidabile. Esattamente l’opposto di quanto da anni accade nella struttura di Andria”; queste le dichiarazioni arrivate dalle Libere Associazioni Civiche e dall’ufficio di Coordinamento di “Io Ci Sono!” dell’Attività Sociale Savino Montarulli.