Si è svolta questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la tradizionale cerimonia di consegna del “Nicolino d’Oro 2022”, l’iniziativa promossa dal Circolo Acli – Dalfino di Bari presieduto da Michele Fanelli.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro, Anna Dalfino, presidente onoraria del circolo Acli Dalfino e numerosi ospiti intervenuti alla premiazione. Come ogni anno, a ricevere il riconoscimento sono stati cittadini baresi che, nell’ambito della propria attività, con passione e idee hanno dato lustro alla città di Bari, alla sua storia e alla sua cultura.
A margine della cerimonia è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Città di Bari e l’associazione Acli Dalfino con cui le parti si sono impegnate a “definire ogni utile forma di collaborazione per la migliore organizzazione dell’evento di rilevanza cittadina “Nicolino d’oro” che si tiene a Bari ogni anno, in occasione delle celebrazioni religiose di San Nicola”.
“Voglio ringraziare l’associazione Acli Dalfino perché ancora una volta quest’anno ci richiama all’appuntamento con il Nicolino d’oro e con il riconoscimento delle eccellenze della nostra comunità – ha commentato il sindaco Decaro in apertura della cerimonia -Donne e uomini che con il loro lavoro, la loro opera, e il loro servizio alla nostra Comunità hanno contribuito e contribuiscono ancora oggi a renderla migliore. Questo premio è una sorta di riconoscimento al merito e un ringraziamento per quello che hanno fatto e che fanno ogni giorno. A voi dedichiamo il premio che porta il nome di San Nicola, il santo patrono con cui la nostra città ha creato un legame identitario, che negli anni è diventato storia, cultura, valori. San Nicola è oggi un tratto del dna dei baresi e i suoi messaggi di accoglienza, pace, solidarietà sono diventati le basi su cui la città di Bari ha fondato le sue radici. Oggi finalmente possiamo dire di essere tornati a vivere queste feste con più serenità rispetto agli ultimi anni segnati tragicamente dalla pandemia. I nostri cuori però non sono certamente sgombri da ansie: le paure per la guerra ancora in corso e le conseguenti difficoltà economiche e sociali che famiglie e imprese stanno vivendo ci richiamano alla necessità di festeggiamenti sobri ma è altrettanto importante, proprio nei momenti difficili, riconoscere e ringraziare per quello che abbiamo. Io oggi da sindaco, con questo riconoscimento voglio ringraziare le personalità premiate, per quello che hanno fatto nelle loro vita e per avermi accompagnato sempre nel percorso alla guida della città”.
“Ventiquattro anni fa avemmo quest’idea, di premiare le persone che si sono distinte nella loro vita e si sono adoperate con i valori cristiani, nel culto di San Nicola, nel promuovere la nostra beneamata città: in questi anni abbiamo premiato più di 200 illustri baresi – ha detto Michele Fanelli -. Oggi abbiamo vissuto una bellissima giornata, un’alba particolare, durante la tradizionale Fiaccolata Nicolaiana che ha riportato nelle nostre strade una sola voce invocando ancora una volta la parola “pace” nel nome di San Nicola, e della città simbolo dell’ecumenismo religioso a cui tutti ci ispiriamo”.
Il premio Nicolino d’Oro 2022 è stato conferito questa mattina a sette personalità della città di Bari, con un premio alla memoria come di seguito indicato:
Sezione Cultura: Silvia Godelli. Nasce a Bari, si laurea in Filosofia all’Università di Bari frequentando corsi di formazione in psicodiagnostica dell’infanzia e della adolescenza presso l’Università di Napoli. Docente in master universitari, è autrice di ricerche e pubblicazioni scientifiche, in particolare sui temi dello sviluppo infantile. Viene eletta consigliere regionale della Regione Puglia per tre legislature ricoprendo la carica di assessore alla Cultura e Turismo attivando iniziative nel campo del cinema con l’ istituzione di Apulia Film Commission e del Teatro Pubblico Pugliese. L’impegno politico è profuso alla collaborazione con i paesi del Mediterraneo potenziando i rapporti con l’Albania e i paesi Balcani nell’ambito dei programmi di cooperazione interregionali dell’Unione Europea. A termine del suo impegno istituzionale e di docente universitaria, ha aderito a un’associazione di volontariato che si occupa dell’inserimento socio lavorativo dei migranti neo maggiorenni. Per il suo impegno sociale e politico, svolto con passione e coerenza morale e di valori fondanti.
Sezione Baresità: Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli. Dante Marmone nasce a Bari il 21 ottobre 1951. Sin da piccolo coltiva la sua passione per il teatro e il canto classico. Nel 1972 approda in teatro in una compagnia teatrale semi professionista. Nel 1974 insieme ad altri attori fonda la compagnia teatrale Anonima GR, cimentandosi come attore drammaturgo componendo testi teatrali. Questa esperienza lo porta a Roma dove frequenta attori e registi come Verdone, Benigni e tanti altri. Allarga i suoi confini teatrali al vernacolo barese componendo numerosi testi e numerosi sketch di cabaret. Nel 1984 incontra Nanni Loy realizzando un progetto tratto da un suo film Caffè Express. La sua carriera è coronata di numerosi premi tra cui il celebre David di Donatello. Condivide la sua passione teatrale e televisiva insieme alla sua compagna di vita Tiziana Schiavarelli che nasce a Bari il 2 agosto 1960 percorrendo la sua carriera insieme al suo compagno debuttando anche lei con la compagnia Anonima GR e condividendone la carriera teatrale e televisiva. Coppia indissolubile della baresità e della rivalutazione delle tradizioni popolari e del vernacolo barese.
Sezione Religione: Don Mimmo Minafra. Nato a Bari il 2 febbraio 1970, dopo gli studi dell’obbligo e il diploma entra nel seminario pontificio interregionale di Napoli. Viene ordinato sacerdote il 20 settembre 1977, studia, presso l’istituto S. Anselmo a Roma, “Arte e Architettura” per la liturgia, collaborando fino al 2003 presso il Museo Diocesano di Bari con Mons. Barracane. Attualmente è parroco presso la parrocchia della Trasfigurazione di Bitritto. Grande devoto di S. Nicola dal 1984 ne cura il cambio dell’abito e dell’immagine processionale del Santo divenendo il Vestitore di S. Nicola. Nel 2015 interviene in un servizio, sul Santo Patrono, in una trasmissione di Rai uno, a sua immagine. Dal 2019 conduce su Antenna Sud, una rubrica televisiva “Con Voi” portando la parola del Vangelo nelle nostre case, dando conforto e aiuto spirituale e nel contempo rievocazioni delle tradizioni legate alla fede popolare. Attualmente collabora con tv 2000 del Vaticano. Per l’impegno profuso alla evangelizzazione e alla vestizione del nostro Santo.
Sezione Informazione: Vincenzo Magistà. Nasce a Conversano il 13 febbraio 1953. Dopo gli studi inizia la sua attività lavorativa nel 1976 come addetto stampa alla Regione Puglia per poi passare al quotidiano Corriere del Giorno di Taranto. Nello stesso anno fonda, insieme all’ingegner Montrone, l’emittente televisiva Telenorba, cimentandosi in servizi giornalistici e telecronista sportivo. Nel 1985, dopo un breve stage presso la CNN, introduce due novità nell’informazione televisiva italiana avviando la prima edizione del telegiornale del mattino nella fascia oraria dalle sette alle nove con una doppia conduzione dei notiziari divenendo, il volto più noto e famigliare dell’emittente. Dal 2005 è direttore dei telegiornali di Telenorba ed è stato definito, dalla rivista Mille canali, “L’uomo dell’informazione del sud”. La sua popolarità è legata alla sua professionalità, alla sua spiccata attenzione al sociale e al meridionalismo nel rendere lustro all’informazione del nostro territorio cittadino.
Sezione Istruzione: Nicola Vernola. Nasce a Bari il 10 novembre 2001. A soli 5 anni viene iscritto alla primina, per poi passare alla seconda elementare presso la scuola pubblica Mazzini e le medie presso la scuola Modugno. Si iscrive al liceo classico a soli 12 anni e pochi mesi, frequentando il liceo breve internazionale, una sperimentazione avviata per la prima volta in quell’anno in sole quattro scuole in tutta Italia, fra cui il Liceo classico Orazio Flacco che Nicola frequenta. Il programma prevedeva il diploma in 4 anni, anziché 5, con lezioni tutti i giorni per 6 ore. Si diploma così a soli 16 anni e mezzo, iscrivendosi alla stessa età presso l’università Luiss di Roma con indirizzo giurisprudenza per la laurea magistrale. Completato il percorso universitario un anno prima, si laurea in soli 4 anni il 5 ottobre 2022 con 110 e lode, divenendo il più giovane laureato d’Italia. Grande esempio di abnegazione allo studio e alla bellezza della cultura.
Alla Memoria: Franco Cassano. Nasce ad Ancona il 3 dicembre 1943. A Bari frequenta il liceo classico “Orazio Flacco”. Inizia la sua carriera universitaria nel 1970 come professore incaricato presso l’università di Messina. Nel 1971 diventa assistente ordinario di Filosofia e di Diritto e nel 1980 professore ordinario di Sociologia della Conoscenza. Autore di molte opere, nel 1996 scrive la più nota “Il Pensiero Meridiano”, tradotto in molteplici lingue: inglese, francese, tedesco e giapponese, rinnovando il dibattito sulla questione meridionale, rivendicando il diritto del sud “pur denunciandone i mali, ha che non si arrende a vedere svenduto e deturpato il suo patrimonio culturale e paesaggistico”. Nel 2013 fonda e presiede l’associazione culturale, di cittadinanza attiva, “Città Plurale”. Nel 2013 viene eletto alla Camera dei Deputati. Uomo colto, autore di innumerevoli opere letterarie ha dato lustro alla nostra città con la sua grande umiltà.
Sezione Giustizia – premio speciale: Anna Maria Tosto. Nata a Catanzaro, da giovane laureata, entra in magistratura nel 1979. Inizia la sua carriera come pretore a Matera. Dal 1983 ha lavorato negli uffici giudiziari del Tribunale di Bari, prima come giudice, poi come sostituto alla Procura ordinaria e quella generale. Nel 2016 le è stato conferito il premio speciale “Donna dello Stato per lo Stato” in virtù del suo impegno profuso al contrasto della criminalità organizzata e alla corruzione. La sua straordinaria competenza professionale le hanno consentito di esercitate il suo ruolo con equilibrio e sobrietà con particolare attenzione alle tematiche sociali e alla tutela dei diritti dei più deboli “Prima donna ad aver ricoperto tale incarico ai vertici giudiziari baresi”. In ragione di questo impegno civile e della sua determinata autorevolezza, dando lustro alla magistratura e alla città di Bari.