Nella giornata di oggi, 28 novembre, a Taranto davanti alla sede dell’Ex Ilva si è svolta una cerimonia in memoria di Francesco Zaccaria, il ragazzo di 29 anni operaio dello stabilimento morto dieci anni fa, il 28 novembre 2012, intrappolato nella cabina guida di una gru caduta in mare a causa di un tornado. Dopo l’incidente il corpo del giovane fu recuperato qualche giorno dopo dai sommozzatori.

La celebrazione si è aperta con un corteo che ha visto la partecipazione di Cosimo Semeraro, ex dipendente dell’acciaieria che si ammalò di asbestosi, patologia polmonare causata dall’inalazione di polveri d’amianto. Quest’ultimo ha marciato con una croce in braccio su cui campeggiava la scritta “Sicurezza per non morire”. Nel corso della sfilata sono stati mostrati anche alcuni striscioni con i volti degli operai morti sul lavoro, su cui vi erano le parole “Per non dimenticare”. La manifestazione, organizzata dal Comitato 12 Giugno è stata accompagnata da una banda che ha suonato le marce funebri.

La stessa morte atroce di Zaccaro è toccata a Cosimo Massaro, un altro gruista di 40 anni dell’Ex Ilva, che ha perso la vita sullo stesso sporgente e nello stesso modo il 10 luglio 2019, quando l’azienda era già passata nelle mani dell’ArcelorMittal. Alla cerimonia non erano presenti né i familiari, né gli amici delle vittime e non c’è stata una partecipazione da parte della cittadinanza, assenze che hanno lasciato non poco amareggiato il presidente del Comitato 12 Giugno.