Il professor Nicola Brienza

L’intera comunità del Policlinico di Bari, l’Ordine dei Medici e l’Università di Bari si stringono al dolore dei familiari per la scomparsa improvvisa del professor Nicola Brienza. “Perdiamo non solo un medico dalle straordinarie capacità scientifiche e cliniche che è stato impegnato giorno e notte in prima linea nella lotta al Covid, ma anche un professionista di grande umanità sempre pronto a mettersi a disposizione nell’assistenza e nella cura dei pazienti e nei confronti dei colleghi e della comunità del Policlinico. Viene a mancare non solo il professor Brienza, ma anche l’amico Nichi con cui condividere le difficoltà da affrontare e i risultati raggiunti e con cui ridere e scherzare perché Nichi sapeva essere un professionista serio e allo stesso tempo un amico con la battuta e il sorriso sempre pronti” commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. “Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grandissima sofferenza”.

Brienza, direttore dell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione 1 del Policlinico di Bari, è stato negli ultimi due anni protagonista nella battaglia contro il Covid coordinando la sua equipe nell’assistenza dei pazienti ricoverati in gravissime condizioni in rianimazione. “Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza dell’Ordine di Bari alla famiglia e ai colleghi – dichiara Filippo Anelli, Presidente Omceo Bari e Fnomceo. “Conosciamo la grande dedizione del professor Brienza al suo lavoro. Saranno comunque i medici a stabilire le cause di questa ennesima morte improvvisa che ci lascia sgomenti – continua Anelli – “Tuttavia, non nascondo che siamo preoccupati. Il timore diffuso tra i colleghi è che lo stress e i ritmi di lavoro insostenibili possano impattare negativamente sulla salute dei medici ed essere tra le concause della morte di alcuni colleghi”.

Messaggio di cordoglio del Rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Stefano Bronzini, per la scomparsa del prof. Nicola Brienza “Oggi è davvero un giorno triste perchè abbiamo perso un amico oltre che un professionista stimato e apprezzato da tutti. Un  amico, collega, esempio di competenza, esperienza e grande umanità. Il dolore profondo si rafforza in quei ricordi indelebili di vita quotidiana che tanti nell’Università tratteranno nel tempo.”