Era uno dei traguardi più attesi di questa legislatura. Ieri, 11 maggio, la Giunta regionale pugliese ha approvato l’aggiornamento al Piano dei rifiuti speciali che, insieme al Piano di gestione dei rifiuti urbani ed al Piano Amianto, costituisce dunque la pianificazione in materia di gestione dei rifiuti per la Regione Puglia. Nello specifico, gli obiettivi individuati nel Piano anche in attuazione del “Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti”, sono la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti speciali, l’aumento della preparazione per il riutilizzo dei rifiuti speciali; l’aumento del riciclaggio dei rifiuti speciali; la riduzione degli smaltimenti in discarica dei rifiuti speciali e la minimizzazione dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti speciali.

Per ciascuno di questi obiettivi il Piano individua specifiche azioni per garantire la piena attuazione delle individuate strategie attraverso, per esempio, la promozione di Accordi di programma ed Intese – sia con il mondo della ricerca (Università ed Enti di ricerca) che con i grandi produttori di beni ed i Consorzi -finalizzati a ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti nonché ad individuare ed implementare nuove tecnologie di gestione dei rifiuti mirate al riciclaggio degli stessi. Particolare attenzione viene posta, dunque, nel conseguire il recupero dei flussi di rifiuti speciali anche attraverso lo sviluppo dei centri di preparazione per il riutilizzo. La proposta di Piano individua, inoltre, specifiche azioni relativamente ai rifiuti da costruzione e demolizione, oli usati, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli fuori uso, rifiuti sanitari che rappresentano flussi prioritari anche nel Programma nazionale per la gestione dei rifiuti.
La filiera dei rifiuti speciali risulta, inoltre, interessata dalle recenti modifiche normative, le quali ha innovato la disciplina dei rifiuti speciali assimilati agli urbani comportandone da un lato una riduzione del gettito TARI dei Comuni con conseguenze economico-finanziarie rilevanti, dall’altro un aumento dei quantitativi di rifiuti afferenti al sistema dei rifiuti speciali.

Il Piano intende anche perseguire e rafforzare gli strumenti già adottati per il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul territorio e nel mare; in quest’ottica le misure previste nel Piano si coordinano con quanto stabilito nel piano dei rifiuti urbani adottato. Un ulteriore importante innovazione è l’aggiornamento dei criteri localizzativi per l’insediamento degli impianti destinati al trattamento dei rifiuti speciali, che dovranno essere coerenti con quelli individuati nel Piano di gestione dei rifiuti urbani: ciò permetterà di garantire piena uniformità applicativa di detti criteri nell’ambito di tutti i procedimenti amministrativi sia di competenza regionale che provinciale, superando le difficoltà interpretative che in passato hanno spesso caratterizzato l’attività amministrativa.