Una giornata a teatro dedicata al 25 aprile, come occasione di confronto e approfondimento sui temi della resistenza e sulle azioni di controllo e prevenzione dei neo-fascismi. All’incontro di ieri, 23 aprile, “La resistenza è un bel futuro”, organizzato a Bari nel teatro Kursaal Santalucia dalla Regione Puglia, dall’Osservatorio regionale sui neo-fascismi e dal Teatro Pubblico Pugliese (TPP) per celebrare il 77esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, la consigliera regionale delegata alle Politiche culturali della Puglia, la coordinatrice dell’Osservatorio regionale sui neofascismi, il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, il sindaco di Bari Antonio Decaro e, in collegamento, la senatrice e presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani. Come è stato detto, è dal passato che l’uomo trae le esperienze per comprendere meglio il presente e costruire sulla storia le basi del futuro. La storia recente, anche quella quotidiana degli accadimenti delle ultime settimane, può darci la capacità di cogliere segni e somiglianze con eventi già accaduti. In conclusione, è stato ricordato che oggi come ieri le nuove generazioni hanno la necessità di recuperare la memoria storica e di lavorare sui valori della nostra Costituzione, che sono la principale ancora di civiltà democratica.

“Questo 25 aprile ha un significato molto particolare e molto importante. – ha affermato il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico – Dobbiamo sempre ricordare che la nostra Costituzione e la nostra Repubblica derivano dalla lotta al nazifascismo e la Resistenza ha contribuito in modo determinante e significativo alla liberazione del nostro Paese. Quindi tutto ciò che noi oggi siamo lo dobbiamo proprio alla lotta di quel periodo. La pace non significa resa, quindi oggi ancora di più il popolo ucraino si deve determinare e va rispettato il diritto alla difesa, che è sacrosanto. Il Parlamento italiano è vicino al popolo ucraino, alle istituzioni ucraine e a questo diritto”. La senatrice a vita Liliana Segre ha inviato un messaggio letto sul palco del teatro da una liceale barese: “Il 25 aprile ci ricorda che resistere è necessario, è un dovere, ieri come oggi. Ovunque la giustizia e la dignità vengano attaccate, umiliate, distrutte, ora e sempre resistenza. Questo deve essere lo slogan, il grido che sempre deve accompagnare il nostro atteggiamento verso la guerra”. La mattinata si è aperta con l’esibizione musicale del violinista Fabrizio Signorile con “Il violino di Auschwitz I Stammlager” e si è chiusa con l’esibizione dell’Orchestra giovanile, diretta dal maestro Andrea Gargiulo, di MusicaInGioco, progetto didattico sperimentale ispirato a “El Sistema” di Antonio José Abreu.