Confermata e consolidata anche nella settimana tra l’11 e il 17 aprile la “frenata” dei contagi Covid19, come si evince dai dati della Asl Bari. Nell’ultimo report il tasso d’incidenza scende sotto quota 1.000 casi per 100mila abitanti, attestandosi per la precisione a 934,7 casi, quasi 11 punti percentuali in meno rispetto alla rilevazione precedente, pari a 1050,1 casi per 100mila abitanti. Il calo è abbastanza generalizzato nei diversi territori, investendo circa i tre quarti dei comuni. Sino ad oggi sono state complessivamente somministrate 3 milioni e 30.608 dosi di vaccino anti-Covid, suddivise tra 1 milione e 122.353 prime dosi, 1 milione e 86.077 seconde, 818.012 terze e 4.166 quarte dosi. La campagna vaccinale vive una fase di stallo, in cui è necessario ribadire non solo la fondamentale protezione della salute garantita dalla vaccinazione ma anche l’importanza del completamento della scheda vaccinale, che è costituita da tre dosi per chi ha dai 12 anni in poi e da 2 per l’età pediatrica, da 5 a 11 anni, oltre al “secondo booster” – a distanza di quattro mesi dalla terza dose – previsto per i soggetti immunocompromessi, i 60-79enni in condizione di fragilità, gli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali e gli ultraottantenni.

La popolazione interessata è quindi invitata ad aderire recandosi negli hub della ASL Bari, dove è possibile vaccinarsi senza prenotazione, oppure nelle farmacie abilitate. L’obiettivo è rinforzare le coperture in modo da mettere in sicurezza la quota più ampia possibile di popolazione. Sinora 1 milione e 87.889 residenti over 5 tra Bari e provincia hanno ricevuto due dosi di vaccino e quasi 800mila (dai 12 anni) hanno fatto anche il “booster”, con una copertura del 90,3% tra gli over 50 e un picco del 95% tra gli ottantenni: numeri ottimi, su cui bisogna continuare a insistere per proteggere la salute dei singoli individui e quella della comunità.