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“C’è bisogno dell’aiuto concreto di tutti. Chi ha appartamenti disponibili per ospitare i profughi si faccia avanti. Grazie sin d’ora”. E’ l’appello lanciato ai suoi concittadini dal sindaco di Mola di Bari, che intende aderire alla rete ministeriale di accoglienza SAI per
i profughi ucraini che fuggono dalla guerra. Il primo cittadino, Giuseppe Colonna, spiega: “Per far questo occorrerebbe ricevere, da parte di privati, la disponibilità a mettere a disposizione appartamenti, previo stipula di un regolare contratto e il pagamento di un canone di locazione”. I Progetti SAI sono, infatti, finanziati dal Governo italiano, in collaborazione con ANCI. “Vi chiedo, quindi, in caso di disponibilità – continua il sindaco
– di comunicarlo inviando un’email all’indirizzo del Comune di Mola di Bari: [email protected]ri.ba.it con i vostri riferimenti per essere ricontattati. Sarà necessario essere in possesso di planimetria e certificato dell’agibilità dell’immobile. Gli appartamenti di dimensioni più piccole saranno presi si in considerazione per la
realizzazione di gruppi appartamento per adulti, nuclei familiari o mamme accompagnate da bambini. Se avessimo invece disponibilità di una struttura più grande potremmo anche sperare nell’accoglienza di minori”.

“È in questo momento di profondo dolore e intensa paura, ma anche di solidale condivisione – prosegue Colonna –  che mi giungono tante richieste di cittadini che vogliono mettersi a disposizione per dare una mano al popolo ucraino. Non solo richieste per donare beni di prima necessità per chi è rimasto lì, ma anche messaggi di vicinanza e accoglienza verso chi è fuggito senza nulla, se non quello che hanno di più caro, che molto spesso coincide con i propri bambini. Queste persone, oggi più che mai, hanno bisogno di un luogo al sicuro, dover poter ricominciare vivere lontano dal terrore ed in una nuova speranza
per il futuro”. Colonna sottolinea come “questo sia il momento di essere coraggiosi e di
aprire i nostri cuori, generosamente, trasformandoci in una vera Comunità accogliente. E per farlo con cuore, ma anche competenza e professionalità, il Comune di Mola può aderire alla già esistente rete ministeriale di accoglienza SAI (Sistema di Accoglienza e
Integrazione)”.

Il sindaco di Mola ringrazia “di cuore tutti coloro che vorranno esprimere la loro disponibilità”, ricordando le parole di Primo Levi, purtroppo ancora attuali: “Voi che vivete sicuri nelle vostre case riscaldate, voi che tornando a casa la sera trovate un piatto caldo e facce amichevoli: considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane, che muore per un sì o per un no di qualcun altro”.