La Regione Puglia chiede ancora tempo ma per le organizzazioni sindacali del comparto sanitario le risposte non sono più rinviabili. E’ quanto ribadito nell’incontro di ieri, 3 marzo, tra l’Assessore Palese, il Direttore del Dipartimento Salute e i sindacati firmatari di contratto. “Il nuovo corso continua quindi a glissare sulle risposte da dare alle lavoratrici e ai lavoratori di tutti i profili nel settore sanità, a cui di fatto con una assurda presa di posizione da parte del Presidente della Regione, si sta negando il diritto alla stabilizzazione”, dichiara il Segretario Generale della FP CGIL PUGLIA, Domenico Ficco.

“Anche la giurisprudenza di fatto ha ormai sancito la priorità del diritto alle stabilizzazioni, oltre alle diverse circolari del Dipartimento della Funzione Pubblica; ora si diano indicazioni chiare ed uniformi a tutte le ASL. Nelle more dei processi di stabilizzazione, rispetto ai quali chiederemo l’immediata applicazione delle norme, si dia corso alla proroga di tutti i contratti in essere, per tutte le qualifiche professionali fino al raggiungimento dei requisiti. E ‘arrivato il momento di tracciare una linea, senza più ingerenze che contrappongano i lavoratori tra loro. La continuità occupazionale e dell’assistenza è una priorità non più rinviabile.”
Il tavolo ha affrontato inoltre le altre questioni rimaste sospese relativamente a premialità Covid, prestazioni aggiuntive, processi di internalizzazione, chiedendo anche su questi temi di uniformare procedure e comportamenti in tutte le ASL e gli ospedali dei diversi territori.
L’impegno a convocare con celerità singoli tavoli tematici su queste ultime questioni stride invece con l’ulteriore temporeggiare sulle politiche del reclutamento e delle stabilizzazioni su cui l’Assessore non conferma alcun impegno immediato. “Non faremo alcun passo indietro questa volta, ribadisce Ficco, senza una circolare ad horas di Regione Puglia, che chieda la proroga di tutti i contratti in essere e dia corso alla stabilizzazione. Questo significa che torneremo con più forza a mobilitare tutte le lavoratrici ed i lavoratori, consapevoli che la posta in gioco è assolutamente determinante per il futuro e la qualità dell’assistenza sul territorio Pugliese. Basta con le ingerenze”.