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Lo sciopero degli autotrasportatori contro il caro carburante, annunciato a partire dalla giornata di lunedì 14 marzo, è stato bocciato dalla Commissione di garanzia per lo sciopero. Lo ha comunicato il commissario delegato della Commissione, Alessandro Bellavista, a Trasportounito-Fiap e ministeri delle Infrastrutture e Interno, poiché si è rilevato il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e la mancata “predeterminazione della durata dell’astensione”. In realtà, come chiarisce il segretario generale della Filt-Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, finora “nessuna organizzazione sindacale ha proclamato alcunché, non parliamo di uno sciopero ma di una serrata annunciata dai titolari di piccole aziende di autotrasporto”. Di fatto, il problema del caro carburante esiste e si ripercuote su tutta la filiera, sino al consumatore finale. Rincari che oggi il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani non ha esitato a definire “una colossale truffa, un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi”.