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Oggi, 3 marzo 2022, si è tenuta nel Palazzo della Prefettura di Bari una riunione incentrata sull’accoglienza alle persone ucraìne in fuga dalla propria nazione, a causa del conflitto in corso. Oltre alla prefetta Antonia Bellomo, hanno partecipato: 118, Asl, Caritas, Comune di Bari, Croce Rossa, forze dell’ordine e Regione Puglia. Il capoluogo è pronto, poiché, come sostiene la prefetta, ha “già sperimentato quest’estate i profughi che arrivavano dall’Afghanistan. Quindi principalmente utilizzerà i centri di accoglienza temporanea”. Chi sarà giunto a Bari “avrà per un anno lo status di temporanea accoglienza e la documentazione necessaria dalla Questura”, precisa Bellomo, mentre chi si trova nel capoluogo pugliese “potrà registrarsi in questura, per avere il permesso di soggiorno”.

La prefetta, riguardo alle procedure per ospitare materialmente i profughi, specifica: “Chi vuole offrire delle strutture potrà farlo, ma dovrà presentare strutture idonee da tutti i punti di vista: dal vitto alla pulizia”. Bellomo, però, non ha fatto riferimento a case private: “Va bene la buona volontà, ma va incanalata nel modo corretto”. Tuttavia, sottolinea, “abbiamo raccolto la disponibilità delle strutture religiose che verrà formulata in termini più precisi nei prossimi giorni e abbiamo raccolto la disponibilità della Asl a effettuare i necessari screening sanitari ed eventualmente anche le vaccinazioni”.