La presentazione della rivista “Unità e pluralità del sapere giuridico”, presso la sede dell’Ordine degli avvocati di Trani, è stata occasione per fare il punto su quanto sta accadendo nel mondo della giustizia, a cominciare dalle novità della Riforma Cartabia.

“La rivista ha l’obiettivo di essere un trait d’union tra gli insegnamenti dei maestri e le future generazioni – dichiara la professoressa Francesca Jole Garofoli, Condirettore Rivista Neldiritto editore -. Ci sono diverse criticità nella riforma Cartabia, sembra che l’asse processuale si sposti sulla fase dell’indagine con poteri spropositati per il pubblico ministero. C’è poi l’interferenza dei mass media all’interno dei processi, che invece vanno fatti solo in aula, perché questo poi comporta un doppio processo e una doppia sofferenza per l’imputato”.

“I diritti tra loro devono cooperare, affinché cultura e sapere siano dominio e patrimonio della popolazione – ha dichiarato il professor Fabrizio Pompilio, docente di Diritto assicurativo –  Comitato di Redazione rivista Neldiritto editore – Con semplicità l’utente deve comprendere quelle che sono le logiche del diritto”.

“La situazione della magistratura è delicata – prosegue l’onorevole e avvocato Francesco Paolo Sisto, comitato scientifico rivista Neldiritto editore -. Auspico una riforma che restituisca smalto ad una parte fondamentale del sistema giudiziario. Il Ministero ha lavorato tanto, ha fatto delle sue valutazioni e si è confrontata con le forze parlamentari”.

“C’è un cambiamento di atteggiamento – dichiara il prof. Giorgio Spangher, Condirettore rivista Unità e pluralità dei saperi giuridici – Neldiritto editore –. Siamo in attesa della delega, bisognerà vedere come sarà attuata”.

“E’ una riforma non riforma che ha peggiorato la situazione – conclude il professor Vincenzo Roberto Garofoli – Direttore scientifico Rivista Neldiritto editore –. Il cittadino è la vittima inconsapevole di un meccanismo giudiziario che si fonda su una spinta politica nota a tutti”.