“Una nuova emergenza si affaccia alle porte dell’Europa. Uno scenario preoccupante anche in virtù della presenza di basi militari NATO nel nostro territorio. La guerra non è mai uno strumento ammissibile per la risoluzione delle controversie internazionali, chiediamo alle Istituzioni e alle forze politiche di lavorare sinergicamente per la pace e la giustizia tra i popoli”. Lo dichiara Carolina Velati, coordinatrice di Zona Franka, una delle associazioni studentesche che nelle prossime ore scenderanno in piazza a Bari per manifestare contro l’invasione russa dell’Ucraina. “Come studenti e studentesse universitarie crediamo sia necessario fermare il conflitto alle porte dell’Europa che potrebbe portare ad una guerra su larga scala. L’unico fronte a cui dobbiamo aderire è quello della pace, tutte le parti in causa devono impegnarsi per risolvere la controversia in maniera pacifica. Le Università sono luoghi di educazione alla pace e al dialogo, chiediamo prese di posizione nette contro la guerra sino ai massimi livelli istituzionali nazionali” continua Gennaro Cifinelli, Coordinatore Link Bari. “L’aggravarsi della situazione sul confine ucraino è preoccupante. Il “cessate il fuoco” è il grido che si leva dagli studenti e dalle studentesse. La conoscenza è uno strumento essenziale per evitare il ripetersi delle atrocità del passato. Chiediamo venga dato spazio, nei prossimi giorni, durante le lezioni scolastiche alla vicenda russo-ucraina approfondendo il ruolo primario di una risoluzione di pace e contro ogni guerra. Dalle scuole alle piazze, mobilitiamoci per la Pace tra i popoli” conclude Stefano Mariano dell’Unione degli Studenti. 

Sabato 26 febbraio, alle ore 10, in contemporanea con tante città italiane, gli studenti baresi saranno in piazza Prefettura al fianco del Comitato per la Pace Terra di Bari e con decine di altre associazioni cittadine per chiedere di cessare il conflitto bellico, utilizzando ogni strumento diplomatico a disposizione e garantendo un’impegno a lungo termine per la Pace e la giustizia tra i popoli.