Il 21 febbraio si è tenuto all’Università del Salento un incontro a tema diritto allo studio. L’Unione degli Universitari (UDU) di Lecce aveva chiesto un tavolo tecnico per capire, insieme ai vari enti, come poter attuare al meglio le novità del decreto ministeriale numero 1320/21. Tra gli ospiti: il presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario (ADISU) Puglia Alessandro Cataldo; l’assessore regionale al Diritto allo Studio Sebastiano Leo; il delegato del Rettore al diritto allo studio dell’Università del Salento Giuseppe Gioffredi e Diego Vollaro, membro esecutivo dell’Unione degli Universitari (UDU) e delegato al tema.

Gioffredi ha manifestato l’auspicio che questa nuova misura possa essere in grado di permettere un ampliamento del numero di studenti beneficiari dei servizi offerti dal diritto allo studio. Ora toccherebbe all’Università promuovere e garantire una collaborazione seria e duratura con l’ente ADISU, affinché quanto auspicato possa trovare pronta realizzazione. L’intervento di Cataldo ribadisce come l’ente per il diritto allo studio abbia mantenuto un atteggiamento rivolto alla ricerca di un continuo confronto con la componente studentesca. Ma quest’ultima lamenta che istanze e proposte presentate tramite mezzi istituzionali non hanno ricevuto riscontro. Inoltre restano ignote, sempre secondo l’UDU, le intenzioni dell’Ente su come verranno disciplinate le nuove misure previste nell’ultimo decreto ministeriale, in relazione al prossimo Bando Benefici e servizi e alla programmaticità in merito all’insufficienza degli alloggi a Lecce.

Durante l’intervento dell’assessore Sebastiano Leo sono stati fatti diversi riferimenti a tematiche quali: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), borse di studio e alloggi, mondo del lavoro. Leo si è detto fiducioso circa la possibilità di una progettazione seria degli interventi e delle misure per il diritto allo studio – grazie ai fondi previsti – che permettono una programmazione di questi ultimi fino al 2026. Allo stesso modo l’auspicio è quello di ridefinire il ruolo della Regione nel guidare gli studenti all’interno del mondo del lavoro, occupandosi di una formazione completa. Alcune delle domande poste all’Assessore riguardavano le misure per rendere stabili e strutturali gli interventi del PNRR. Studenti e rappresentanze hanno voluto riportare il proprio punto di vista circa la necessità di un maggiore confronto tra Regione, Ente per il diritto allo studio e componente universitaria, chiedendo l’istituzione di momenti di confronto ufficiali e cadenzati per discutere istanze e proposte di chi sperimenta ogni giorno il diritto allo studio. L’Assessore si è infine detto disposto alla ricerca di una comunicazione costante con le realtà accademiche e si è aperto alla possibilità concreta di incontrare le rappresentanze sistematicamente. Ha accolto con favore la richiesta avanzata da parte dell’associazione UDU di un tavolo ufficiale alla presenza di Regione, ADISU e tutte le realtà coinvolte nella programmazione delle misure per per ampliare la platea di beneficiari di alloggi e borse di studio.

“Accogliamo con fiducia quanto detto dai vari ospiti, in merito alla possibilità di un coinvolgimento delle diverse rappresentanze. Riteniamo che questa sia un’ulteriore possibilità per farci ascoltare e per portare avanti le istanze degli studenti e delle studentesse, che ogni anno si ritrovano esclusi o in difficoltà a séguito di un diritto allo studio carente e insufficiente. Speriamo che questo sia l’inizio di un nuovo percorso”, fa sapere l’UDU.