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L’associazione barese Mixed lgbti, che da anni si occupa di promuovere uguaglianza di genere e pari diritti per le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, lancia un appello a Luca Medici – Checco Zalone, partendo dalla segnalazione di una psicologa.

Stando a quanto riferito dalla psicologa in un messaggio privato all’associazione barese, questa mattina, cioè il giorno dopo il monologo del comico pugliese dal palco dell’Ariston, una ragazza trans sua paziente le ha riferito di essere stata ingiuriata all’ingresso di scuola da un gruppo di ragazzi con la frase: “Sciao belo (con un accento brasiliano come il comico), hai visto il festival ieri?”.

“E’ questo che succede quando si ride DI qualcosa – scrive la psicologa all’associazione – Complimenti a Luca Medici, ottimo risultato: tentare di fare un pezzo contro l’omofobia, diffondere transfobia e non capire neanche la differenza”.

“Un siparietto che muoveva – si presume – dall’intento di evidenziare i limiti e l’ipocrisia dell’italiano medio rispetto alle persone trans, e che invece ha finito con enfatizzare tutti gli stereotipi che le stigmatizzano, urtando di fatto la sensibilità della comunità lgbtqi+ e, nello specifico, di chi lotta perché la società e le istituzioni riconoscano la propria identità di genere.

Chi ride degli oppressi non potrebbe mai far loro un favore, non potrebbe mai raggiungere uno scopo sociale se prende di mira le categorie sbagliate, quelle ancora marginalizzate. E se non scrive abbastanza bene la propria favola moderna da rendere chiaro che la critica fosse rivolta ai violenti. O forse la scrive così bene da assicurarsi il plauso della maggior parte degli italiani, pronti ad accusare le persone derise di non capire l’ironia. Il danno e la beffa, come sempre” conclude l’associazione.