apulia film commission
Foto: Pagina Facebook Ufficiale Apulia Film Commission

“Le decisioni, sempre unanimi, del CdA (presenti gli organismi di controllo) sono motivate, ragionate e lungamente meditate”. Così i consiglieri dell’Apulia Film Commission Giandomenico Vaccari, Carmelo Grassi e Ettore Sbarra rispondono alle nuove accuse lanciate dalla presidente Simonetta Dellomonaco la sera del 3 febbraio. Al centro della questione c’è lo scontro tra il direttore generale Antonio Parente e la stessa Dellomonaco.

Per la Dellomonaco, i consiglieri avrebbero chiuso la pratica in pochissimo tempo, rinviando il tutto in attesa di ulteriori accertamenti. Da qui l’accusa di misoginia e di eterodirezione. I consiglieri, però, non ci stanno. A loro dire, tali accuse “risultano incomprensibili, infondate e offensive per le persone e per le storie di ciascuna e ciascuno”. La situazione sta gettando nello sconforto le numerose imprese pugliesi del settore e le associazioni di categoria, che ora chiedono risposte non solo all’Apulia Film Commission, ma anche al presidente della Regione Puglia Emiliano e al sindaco di Bari Decaro a mezzo lettera.