“Il vino è un fattore di rischio per la salute umana”: lo dice la speciale Commissione europea Beca – Beting cancer – che di recente ha riportato che non vi sarebbe un ‘livello sicuro di consumo di alcoolici’. Ciò ha suscitato nervosismo nel comparto vitivinicolo, che si mostra altrettanto preoccupato, nel caso di ratifica di tale disposizione nella seduta plenaria del Parlamento europeo.

“Associare il rischio di una carcerogenesi al vino è una forzatura senza precedenti” –  lamenta Massimiliano Apollonio, Presidente Movimento Turismo del Vino Puglia, il quale aggiunge che “il danno che il settore subirebbe è di una tale portata che offuscherebbe non solo l’immagine del prodotto, ma il riflesso del medesimo dal punto di vista ‘culturale e identitario”. Il senatore pugliese Dario Stefàno ha già depositato in Senato una interrogazione urgente rivolta al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, per arginare tale rischio: “Se ciò divenisse realtà ci toccherà scrivere sulle etichette che il vino nuoce alla salute alla stessa stregua dei messaggi riportati sui pacchetti delle sigarette. Se sarà necessario scendere in piazza per difenderci da questa assurdità”.