Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con i ricercatori della collaborazione italiana dell’esperimento Fermi, che intende avvicinare i giovani al mondo della ricerca ed in particolare allo studio dei misteri dell’Universo. Quest’anno l’iniziativa coincide con la Giornata Nazionale dello Spazio che ha proprio lo scopo di sensibilizzare i giovani, e non solo, alle tematiche proprie dell’esplorazione spaziale.

Più di 1300 studenti da oltre 80 scuole superiori italiane si riuniranno virtualmente domani, 16 dicembre, per partecipare all’iniziativa “Fermi Masterclass”, coordinata in Italia dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Alle ore 15:00 i ragazzi si collegheranno su una piattaforma online e verranno accompagnati per tre ore dai ricercatori in un viaggio alla scoperta dei segreti dell’Universo, studiando i dati dello strumento Large Area Telescope a bordo del satellite Fermi. Sarà possibile seguire l’evento anche sul canale YouTube di INFN-Edu.

Fermi è il satellite della NASA dedicato allo studio della radiazione gamma di alta e altissima energia e costruito e operato da un’ampia collaborazione internazionale, cui l’Italia partecipa, oltre che con l’INFN, anche con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

“Anche quest’anno abbiamo voluto organizzare una edizione online”, commenta Fabio Gargano, ricercatore della sezione di Bari dell’INFN e responsabile nazionale dell’iniziativa, “spronati dall’entusiasmo che i docenti e soprattutto gli studenti hanno mostrato verso l’iniziativa lo scorso anno: analizzare in prima persona i dati che gli scienziati usano per studiare l’Universo è per loro un’esperienza stimolante ed entusiasmante”. E aggiunge: “Ci auspichiamo che la partecipazione alle Masterclass di Fermi, che quest’anno coincide anche con la Giornata Nazionale dello Spazio, possa contribuire a orientare molti di loro verso lo studio di materie scientifiche e a far crescere nei cittadini più giovani l’idea dell’importanza della ricerca scientifica e della esplorazione spaziale”.