San Trifone

Riparte la festa di San Trifone, in pieno periodo Covid, quando la pandemia non è ancora diventata endemica, ma il tutto è fermo, una partenza o meglio ripartenza ma con il freno a mano inserito. Girando per le strade di Adelfia e fermandosi a parlare con i commercianti tutti abbozzano un sorriso come per dire “andiamo avanti”, “ci proviamo a ripartire”; alzando le mani e facendo spallucce. Per tutti sono lontani i fasti del 2019 e del 2018 quando nonostante la crisi i guadagni e la gente c’erano. Lo stuolo di persone che negli altri anni ingorgava le vie della città sembra essere un lontano ricordo quando per arrivare da una parte all’altra del paese bisognava sgomitare tra la folla sin dalle prime ore dell’alba.

La festa è un grosso introito per il paese, quando andava male i commercianti riuscivano a ripagarsi le spese e qualche mese di affitto per affrontare l’inverno; quest’anno nemmeno quello. Le lunghe tavolate imbandite vicino ai supermercati o agli ambulanti sono vuote o intatte paradossalmente c’è anche pochissima immondizia nei dintorni. Come si vede nelle foto in basso la festa è quasi “deserta”, meno gente in giro e pochi turisti rispetto alla mole che inondava le strade in passato. La congestione della circonvallazione quest’anno non c’è, si cammina quasi liberamente con la macchina in quelle zone che dal 9 all’11 di novembre erano quasi interdette al traffico. L’unica cosa a fare compagnia in questo San Trifone, riportando alla mente i ricordi di un tempo che sembra lontano, sono gli immancabili botti che accompagnano la festa.