“Che fine hanno fatto gli acquisti dei bus promessi lo scorso anno? Come gestire le 228 classi ‘pollaio’ che non rispettano neanche i parametri del decreto Tremonti-Gelmini del 2009, senza ‘organico Covid’ per l’intero anno scolastico? Come arginare il fenomeno della dispersione scolastica implicita al 16,2% rispetto alla media nazionale del 9,5%?”.

Sono le domande che il segretario generale della UIL Scuola Puglia, Gianni Verga, ha rivolto ai rappresentanti della Regione Puglia e dell’amministrazione scolastica regionale nel corso di un convegno sulla ripartenza della scuola in presenza, tenutosi a Monopoli.

“Si naviga ancora al buio sul trasporto scolastico – continua Verga – perché la verità è che non c’è mai stato un vero piano dei trasporti, nonostante le dichiarazioni alla stampa. È impensabile, nonché inattuabile, l’assurda soluzione, in via di definizione, che prevede lo slittamento dell’accesso e dell’uscita da scuola di 90-100 minuti”.

Nel suo intervento, l’assessore Pierluigi Lopalco si è mostrato ottimista sulla ripartenza della scuola in presenza in quanto è notizia di ieri che a Bari l’80% dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni si è sottoposto a vaccinazione, mentre il personale scolastico ha superato il 90%.
Dal canto suo, l’assessore Sebastiano Leo si è impegnato a riconvocare tavoli tematici per incrementare le azioni contro la dispersione scolastica e per favorire l’orientamento.

Il neo direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Giuseppe Silipo, si è dichiarato soddisfatto dei risultati raggiunti dagli uffici per la tempestività con cui stanno procedendo le operazioni di nomina, senza alcuna sosta, che porteranno i docenti in cattedra sin dal primo giorno di scuola. Ha chiarito alcune criticità previste dal decreto legge sugli accessi ai locali scolastici e prospettive inerenti il finanziamento di organico aggiuntivo “Covid” con 30 milioni di euro da impegnare sino al dicembre.

“Finora – conclude Verga – si è fatto leva esclusivamente sul ricorso alla didattica a distanza, senza un briciolo di programmazione, ecco perché non sorprende che a circa dieci giorni dal suono della prima campanella ci si ritrovi, per certi versi, nella medesima situazione dell’estate 2020”.