Il posto di procuratore di Bari, vacante da settembre dello scorso anno dopo che Giuseppe Volpe ha dovuto lasciarlo a causa dei limiti d’età raggiunti, è stato ricoperto Roberto Rossi. Per questo posto erano state presentate undici candidature conseguentemente ridotte sei, ma alla votazione finale concorrevano soltanto Rossi, che già stava sostituendo Volpe dall’anno scorso, e Rodolfo Sabelli, procuratore aggiunto di Roma.

“Ha sviluppato esperienze in molteplici settori degli uffici giudiziari e coordinato servizi essenziali dal punto di vista organizzativo, dimostrando duttilità e capacità di affrontare situazioni complesse quando il palazzo di giustizia era a rischio crollo”, ha dichiarato tra le altre cose il Consiglio superiore della magistratura riguardo la scelta di nominare Roberto Rossi nuovo procuratore di Bari, dopo che dal Plenum aveva ottenuto ben sedici voti contro i quattro ottenuti da Sabelli, con cinque astensioni.

La giornata è stata lunga e tutto meno che noiosa, tanto che ad un certo punto si credeva che la votazione finale sarebbe stata rinviata: durante il Plenum sono stati presenti due emendamenti alle proposte di nomina formulate dalle Quinta commissione, palesando le chat di Alberto Liguori, procuratore di Terni che faceva parte degli altri quattro candidati, con Luca Palmara, sottolineando il suo tentativo di influenzare i voti di alcuni magistrati.

Alcuni consiglieri del Csm hanno chiesto di far tornare la pratica Bari in commissione in modo da poter valutare la questione legata a Liguori ma, dopo un acceso dibattito e il rinvio della pratica nel pomeriggio, la proposta di riaprire la discussione è stata bocciata e gli emendamenti sono stati ritirati.

Giovanni Zaccaro, consigliere di Area e giudice barese, si è detto rammaricato perché: “Il dibattito non ha riguardato le esigenze di un ufficio tra i più grandi d’Italia, con tanti problemi”, ricordando anche che Rossi è uscito con due archiviazioni dai procedimenti disciplinari del 2008 e 2009, quando ricopriva il ruolo di pm alla Procura di Bari.

Da procuratore, Rossi ha coordinato inchieste di notevole importanza come quella di CasaPound e della ricostruzione del partito fascista, portando al sequestro della sede a dicembre 2019, e quella della Banca Popolare di Bari nel gennaio del 2020.

È stato lo stesso Giuseppe Volpe difatti a premere affinché il suo successore fosse Roberto Rossi e ora si attende la pubblicazione del decreto del ministero della Giustizia, seppure la nomina potrebbe essere portata dinanzi al Tar dagli altri candidati che si ritengono danneggiati dalla scelta.