La pandemia ha interessato qualsiasi settore produttivo. Abbiamo intervistato Walter Wurzburger di Caffè Kremoso, azienda leader con 130 anni di storia alle spalle, per capire qual è stato l’impatto del Covid nel settore del caffè e come questo si stia rialzando dopo questo periodo difficile.

“Noi ci occupiamo dei prodotti da bar, quindi essendo molti chiusi durante l’emergenza Covid siamo stati penalizzati – racconta -. Altri invece, come chi ad esempio si occupa della produzione di cialde, capsule e prodotti per la casa, hanno avuto incrementi di produzione importanti”.

Il consumo del caffé si è notevolmente spostato dal bar a casa. “Tante attività commerciali hanno chiuso perché non riescono più a sostenersi – continua Walter Wurzburger -. C’è stato un calo tra il 20 e 25% secondo le stime”.

Ogni attività ha cercato di riorganizzarsi per far fronte ai diversi cambiamenti. “Noi abbiamo spostato il focus verso il prodotto casa, quindi cialde e capsule, e abbiamo creato i caffè speciali, mono origine”, aggiunge Walter che poi ci spiega come riconoscere un buon caffè.

“Il caffè non è una cosa semplice, come in molti credono – conclude -. Più è dolce, più è un segnale qualitativo. Con lo zucchero il caffè è modificato, senza puoi accorgerti del valore giusto del suo gusto”.