Da settembre 2020, con la ripresa dell’anno scolastico dopo i mesi di lockdown, il ministero dell’Istruzione ha cercato di trovare una soluzione per far tornare in presenza gli alunni italiani.

Oltre all’obbligo delle mascherine, si è pensato sin da subito di utilizzare i banchi con sedia e rotelle per evitare assembramenti e per rispettare il distanziamento. Una soluzione che, però, dato l’uso della didattica a distanza, è stata accantonata.

Con il ritorno a scuola agli studenti, dato l’obbligo di indossare la mascherina, quotidianamente veniva fornito il dispositivo di protezione. Se non che queste mascherine sono risultate essere davvero scomode per il 90% degli studenti che hanno preferito portarsele da casa. Di conseguenza i depositi delle scuole italiane sono colmi di tonnellate di mascherine inutilizzate.

La nostra attenzione, però, non è caduta sull’inutilizzo delle mascherine del Ministero, ma su una presunta circolare inviata da quest’ultimo alle scuole, in cui viene suggerita la ricerca di alcuni lotti che sono risultati essere non idonei. Stando a quanto appreso i vertici hanno invitato i dirigenti scolastici a mettere da parte i lotti indicati che saranno ritirati nell’arco di dieci giorni.

Quello che ci chiediamo, e pensiamo che tutti lo faranno, ma il Ministero prima di inviare tonnellate di mascherine perché non si è accertato della loro idoneità? Chissà se a questa domanda avremo mai una risposta, come sempre siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.