La Regione Puglia è sulle tracce dei 4932 operatori sanitari che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Un numero importante, pari al 3,5% del personale medico totale. Tra loro sono circa 900 i medici.

“Abbiamo chiesto alle Asl di procedere alle verifiche caso per caso per accertare le ragioni”, le parole dell’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco.

Una procedura obbligatoria perché, oltre a convinti no vax, ci sono anche persone che non possono ricevere il vaccino per problemi di salute. “C’è una prima verifica per controllare i casi in cui gli operatori sanitari si siano vaccinati e la scheda non risulta o non sia stata registrata in Java (il sistema della vaccinazione) – spiega Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute della Regione -. Poi i direttori generali procederanno alla verifica di 1.200 codici fiscali dubbi, ci potrebbe essere stata una loro errata registrazione. Quando gli errori sono tutti sanati, si passa alla chiamata attiva degli operatori sanitari dipendenti nel sistema sanitario pubblico con convocazioni ufficiali. Inoltre, ai dipartimenti di prevenzione spetterà il compito di verificare l’esistenza, nella provincia, di soggetti residenti non dipendenti delle aziende che non hanno ottenuto la somministrazione del vaccino, e procedere alla convocazione anche per loro”.

Gli operatori sanitari non vaccinati avranno 5 giorni dalla convocazione per presentare la documentazione che attesti l’impossibilità di ricevere la dose del siero, in alternativa verranno spostati ad altri mansioni o sospesi fino al 31 dicembre. Ma la Regione Puglia considera questa pista l’ultima delle ipotesi e crede di poter convincere tutti gli indecisi e no vax.