Passeggiando tra i vicoli della città vecchia si possono ammirare delle vere e proprie opere d’arte dal valore storico inestimabile. Stiamo parlando delle Edicole votive. Purtroppo, però, lo stato di conservazione delle oltre 240 edicole presenti a Barivecchia è pessimo. Alcune, a causa delle intemperie, stanno pian piano scomparendo, nonostante il grande valore storico e culturale.

Michele Fanelli, presidente del Circolo Acli, grande conoscitore della memoria storia barese, ha così deciso di scrivere un libro sulle edicole votive non solo per farle conoscere, ma soprattutto per denunciare lo stato di conservazione.

“Non è possibile che opere anche di Montrone e Miglionico siano lasciate all’incuria. Rispetto al sopralluogo effettuato 20 anni fa abbiamo scoperto che, oltre al pessimo stato di conservazione, una decina di edicole sono state trafugate. Tutto questo – rimarca Fanelli – accade nella zona più antica di Bari nella culla della storia nostrana e nel luogo più frequentato dai turisti”.

“La città vecchia – continua – si può dire che sia una vera e propria Pinacoteca a cielo aperto e per questo motivo non bisogna avere cura. Il quartiere deve essere pulito, le chianche aggiustate. Non si può mostrare la parte più bella della città in questo stato”.

“Per questo motivo – conclude Fanelli – abbiamo deciso noi del circolo di avviare le pratiche per farsi che le edicole votive baresi diventino patrimonio dell’Unesco. Non possono essere lasciate allo sbando e dobbiamo averne cura”.