Continua la bagarre scoppiata dopo che la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, ha depositato un’interrogazione in merito allo stato di agitazione del personale dell’Oncologico di Bari, annunciato dalla Fials.

Il segretario della Fials, Domenico Losacco, ha voluto fornire una precisazione in merito alle dichiarazioni rilasciate dal commissario straordinario l’avvocato Delle Donne. “Innanzitutto evidenziamo che le dichiarazioni della consigliera Laricchia corrispondono alla realtà perciò la Fials mantiene lo stato di agitazione del personale dipendente in essere dal maggio 2021 in quanto risultano assolutamente insoddisfacenti e soprattutto preoccupanti, i segnali forniti dall’attuale management aziendale dell’IRCCS Oncologico di Bari”.

“Evidenziamo, infatti, che i motivi di doglianza della Fials non rivengono tutti dalla mancata soluzione di problematiche di pertinenza della precedente amministrazione – continua Losacco -, ma vi sono una serie di responsabilità proprie dell’attuale management, che non è nemmeno riuscito ad interloquire con le OO.SS. ed ha invece instaurato nell’IRCCS atteggiamenti improntati ad incutere timore, più tipici dei “regimi” che della gestione delle aziende sanitarie”.

“Delle Donne – continua il segretario della Fials – nulla dice circa i decessi avvenuti nell’IRCCS in nessun caso collegabili alle patologie oncologiche e che non vorremmo fossero invece connessi alla problematica legionella, così come a fronte delle segnalazioni della FIALS nessun riscontro fornisce in ordine alle continue “vessazioni” e “discriminazioni” poste in essere nei confronti dei Coordinatori Infermieristici e Tecnici deferiti addirittura in blocco all’Ufficio Procedimenti Disciplinari che l’avvocato Delle Donne ha composto con militari in quiescenza quasi fosse una corte marziale, addebitando al personale colpe non loro, atteso che non risulta attivo nell’IRCCS un sistema informatico di carico/scarico dei farmaci”.

“Così come nessun riscontro fornisce alle richieste della Fials in ordine alle recenti assunzioni di dirigenti e sul consentire a soggetti esterni all’IRCCS e non autorizzati, che giornalmente frequentano l’IRCCS e di fatto “interferiscono” nelle quotidiane attività. Tutti confidiamo in una rapida inversioni di rotta nella gestione dell’IRCCS – conclude – che non può che avvenire senza un cambio dei vertici dell’Istituto”.