Il rispetto delle regole, quale cosa oscura e ormai arcaica. Un principio che ad alcuni, soprattutto ai ragazzi, pare non sia stato mai insegnato. L’educazione al rispetto dell’altro e delle regole che ci portano al vivere civile sono un lontano ricordo, se si pensa a parte della nuova generazione.

Una maleducazione insita in alcuni da diverse generazioni. Come dice un detto “tale padre tale figlio”. Ed è proprio questo che ci viene da pensare se sentiamo con quanta arroganza il minorenne risponde al perché ha deciso di aggredire verbalmente un anziano che lo ha semplicemente invitato ad indossare la mascherina sul bus.

“Mi ha dato fastidio che si è fatto gli affari miei” dice sprezzante. “Non mi ha detto nulla l’autista e lui invece si è messo in mezzo”. Da queste parole si evince come il bulletto di quartiere, quello che non vale nemmeno una mezza lira del vecchio conio, non sia abituato a essere redarguito nemmeno da chi per lavoro dovrebbe controllare che si rispettino le regole. Una maleducazione che continua anche nel momento in cui decide di sputare per strada.

Di certo non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, ma è anche vero che comportamenti simili ti fanno pensare a come gente di questo calibro, con la maleducazione insita nelle vene, possa un giorno avere un posto di rilievo nel paese.

Mia nonna mi ha sempre detto: “mazza e panella fanno i figli belli” ed è proprio questo che mi viene da pensare ogni qualvolta un ragazzino risponde male e non sa nemmeno cosa sia il rispetto delle regole.