“Siamo sempre più preoccupati della gestione della nostra Banca da parte del cda recentemente nominato. Nonostante gli obblighi legali gravanti sulle spa bancarie, a oggi non abbiamo notizia della relazione semestrale 2021 che da tempo andava depositata e che fotografa lo stato economico e finanziario della società”. Le associazioni degli azionisti di Banca Popolare di Bari, Assoazionisti BpB, Comitato Indipendente Azionisti e Avvocati Consumatori, tornano a parlare del crac della Banca Popolare di Bari e di centinaia di soci che lottano per riavere i loro soldi.

“Preoccupanti sono inoltre le dimissioni, di qualche giorno fa, del Presidente del Consiglio Sindacale che denotano un malessere nel principale organo di controllo aziendale. Infine, meramente pubblicitarie, sono le iniziative dei vertici societari di contrabbandare una procedura conciliativa destinata a pochissimi soci e finanziata con appena 4 milioni di euro, trattandosi appunto di accordo transattivo che esclude il 99% degli azionisti”.

“In tale situazione – concludono – rinnoviamo la richiesta di dimissioni e/o di rimozione dell’intero cda, stanti le gravi incapacità gestionali sino a oggi dimostrate da un organo che da sempre abbiamo denunziato rispondere a logiche partitocratiche piuttosto che meritocratiche. La Banca e i soci meritano ben altro management”.