Nuovo polverone all’orizzonte per l’Italia. L’Inps infatti non riconoscerà più ai lavoratori l’indennità da quarantena, ovvero la copertura di stipendio e contributi per i giorni di assenza causati dal periodo di isolamento attivo o fiduciario dopo il contatto con un positivo, come fatto per tutto il 2020 dal governo Conte grazie ad un fondo di circa 663,1 milioni di euro.

Il nuovo governo infatti non ha rifinanziato l’indennità. Il rischio così è che i lavoratori debbano fare i conti con importanti tagli nella busta paga, fino a mille euro per due settimane di assenza, se le aziende non copriranno i costi. A rischio ci sono 200mila lavoratori che sono stati in quarantena nei primi sei mesi del 2021.