“Venerdì ho ritirato la mia carrozzina nuova. Disgrazia e gioia tutto nel mese di luglio. La carrozzina nuova è una grandissima cosa ma non è una vittoria, non è la fine, non è tutto risolto. C’è tutta la fatica, lo stress, la stanchezza (tanta), la frustazione, la scomodità, il dolore fisico e soprattutto l’ingiustizia subita che brucia forte. Sono felice ma estremamente stanca e nervosa. Non mi piace lamentarmi, ma non mi piace nemmeno far passare sempre l’idea dei supereroi, dire sono stanca è una cosa che devo a me stessa”.

Finalmente Anita Pallara, la 32enne barese rappresentante di Famiglie Sma, ha la sua nuova carrozzina dopo l’incidente avvenuto sul volo Ryanair che ha fatto tanto parlare di sé.

“Grazie alla mia asl, alla Regione Puglia e alla costante vicinanza di Michele Emiliano. In tempi record, tra pratiche e iter è stata approvata la replica della carrozzina distrutta – continua Anita ringraziando tutte le persone e gli enti che le sono state vicine -. Il sistema spesso ha delle pecche ma quando incontri persone che che fanno il proprio mestiere con attenzione e dedizione cambia tutto. Grazie ITOP SpA Officine Ortopediche per aver fatto prima tutta la parte burocratica, per essere sempre disponibili, attenti e una spanna sopra la professionalità. È una fortuna incontrare persone che ascoltano, che pian piano imparano a conoscere ogni piccola esigenza. Negli occhi di Luca, Matteo Marini e tutto lo staff c’è sempre uno sguardo di attenzione che va oltre, riuscite a mettermi più comoda di quello che immagino ogni volta”.

“Grazie Pride Italia, difficile trovare le parole per descrivere chi lavora così bene e in maniera così dedicata alla cura della persona, non del cliente – continua -. In tempi record davvero siete riusciti a replicare la mia carrozzina, non è scontato per niente. Le ruote nuove sono una figata pazzesca! Un grazie speciale a Stefano Italia ci conosciamo da anni, nessuno come te sa quanto è complesso per me trovare l’equilibrio giusto che mi permette di avere la massima autonomia, grazie per la delicatezza di questi giorni dove hai notato la mia stanchezza. Grazie ai miei genitori che si sono e si stanno sbattendo con me oltre ogni immaginazione. Vacanze rovinate, avanti e indietro da Roma con un caldo pazzesco, su e giù da una carrozzina all’altra. Nessuno sa quanta fatica c’è dietro questi giorni”.

“Grazie a chi delle persone a me vicine ha capito quanta fatica psicofisica ho addosso in questo periodo, esorcizzando un po’ tutto facendomi ridere, mangiare, bere e anche bestemmiare – conclude Anita -. Grazie all’avvocato che mi sta seguendo passo passo, non è finita per niente. Dobbiamo ancora cominciare”.