Il commissario straordinario per l’emergenza covid-19 Francesco Paolo Figliuolo ha indirizzato una lettera alle Regioni e alle Province autonome, dentro la quale ha chiarito ed ha fornito aggiornamenti riguardanti l’andamento delle vaccinazioni sul personale docente e non docente, in quanto l’obiettivo ora sarà proprio quello di accelerare la somministrazione dei vaccini dei professori, del personale scolastico e di quello universitario, andando a formare delle corsie preferenziali negli hub con l’ausilio dei medici del territorio per raggiungere tutti coloro ai quali sono destinati i vaccini in modo più semplice.

Recentemente si è registrato un aumento della percentuale delle prime dosi somministrate pari allo 0,5% rispetto al 23 giugno scorso, basandosi su una media nazionale, ma c’è anche da dire che, secondo un report diramato  lo scorso 2 luglio dalla struttura commissariale, qualche regione ha ancora una percentuale di prime dosi iniettate sotto all’80%, quali Sicilia con una percentuale unica di prima dose e vaccino monodose pari al 56,4%, la Calabria con 67,1%, la Sardegna con 66,7%, la Liguria con 73,1% e la provincia autonoma di Bolzano con 61,5%.

Puglia, Toscana e Lombardia sono prime in Italia per le immunizzazioni, mentre altre regioni come Friuli Venezia Giulia, Campania e Marche vantano la più alta percentuale di prime dosi somministrate. Sarà proprio per questo necessario sensibilizzare maggiormente il personale scolastico e tutti coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, in modo da creare maggiore omogeneità nella Nazione.

Il commissario Figliuolo invita per altro nella sua lettera “ad incentivare le vaccinazione della categoria, considerandola prioritaria e riservandole corsie preferenziali anche presso gli hub vaccinali”, mentre Attilio Fratta, presidente nazionale del sindacato DirigentiScuola, che proprio domani terrà un sit-in sotto al Miur a Roma alle ore 11.00 per ottenere un incontro dal ministro Patrizio Bianchi su ripartenza a settembre e nuovi incarichi, ha addirittura proposto l’obbligo di vaccinazione per docenti e studenti.

“Proporrei l’obbligatorietà per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici – annuncia -. Se una persona costituisce un pericolo sociale deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni. Basta Dad o sarà disobbedienza civile”.

Il ministro Roberto Speranza ha invece risposto agli interventi dei deputati in Commissione parlamentare dichiarando che “non dobbiamo dimenticare le settimane difficili che abbiamo vissuto. Avevamo 30mila persone in ospedale fino a due mesi e mezzo fa e oggi sono 1.500, il 95% in meno. Avevamo 3.800 persone nelle terapie intensive e oggi siamo sotto i 190, oltre il 90% in meno. Avevamo bollettini di centinaia di decessi – continua Speranza – e grazie alla vaccinazione dei più fragili oggi i numeri sono nettamente inferiori, solo una campagna vaccinale capillare e che perduri nel tempo ci permetterà di consolidare questi numeri”.