È di 369 milioni di euro la spesa totale in Puglia nel 2020 per contrastare l’emergenza coronavirus, secondo quanto comunicato dal Dipartimento regionale promozione della Salute durante i lavori della prima commissione consiliare Bilancio.

Di questi, 258 milioni sono stati spesi dalle Asl, la maggior parte per l’assunzione di personale) e 110 dalla Protezione civile regionale. Ecco in dettaglio i costi: 154,7 milioni per i dispositivi medici, 119,2 milioni per il personale, 24,6 milioni per attrezzature e manutenzione straordinaria, 18,8 milioni per servizi sanitari e non sanitari, 16 milioni per prestazioni di lavoro aggiuntive, interinale e altre prestazioni di lavoro, 9,8 milioni per Usca e altre convenzioni, 7,2 milioni per manutenzione e riparazione, 5,2 milioni per prodotti farmaceutici, ossigeno ed emoderivati, 4,4 milioni per assistenza ospedaliera da case di cura private, 3,5 milioni di euro per prestazioni socio-sanitarie a rilevanza sanitaria, 2,9 milioni per acquisto di beni non sanitari, 1,2 milioni per trasporto sanitario.

Per quanto riguarda la spesa sostenuta dalla Protezione civile, 33,5 milioni di euro sono stati impiegati per l’assistenza medica, 8,6 milioni per apparecchiature medicali, 44,7 milioni per dispositivi di protezione individuale, quasi 3 milioni per alberghi, 145 mila euro per trasferimenti, 1 milione per le associazioni, 11,8 milioni per l’ospedale nella Fiera del Levante, 1,8 milioni per la fabbrica di dpi.

“Tutte le spese – spiega il presidente della Commissione Bilancio, Amati – risultano coperte da finanziamenti statali, fondo sanitario regionale e bilancio autonomo”.

“Chiediamo la rendicontazione analitica — annuncia Ignazio Zullo di Fratelli d’Italia – perché siamo convinti che ci siano state anche spese allegre”.