Il Tribunale civile di Bari ha condannato Raffaele Fitto, eurodeputato di Direzione Italia, a risarcire 454mila euro alla Regione Puglia.

Non si è fatta attendere la replica dell’ex governatore: “È una sentenza incredibilmente contraddittoria, che mi lascia basito e che mi accingo chiaramente ad impugnare in Cassazione. Contraddittoria perché chiarisce in modo indiscutibile che non esiste alcun danno patrimoniale, e che la Regione Puglia – costituitasi parte civile – aveva quantificato e richiesto in oltre 25 milioni di euro, ma, di contro mi condanna a pagare per un ‘presunto danno d’immagine’, quantificato ‘equitativamente’ in 350mila euro oltre rivalutazione ed interessi”.

“Secondo la Corte, in qualità di presidente della Regione -spiega- avrei commesso un falso affermando che alcune RSA erano incomplete e non funzionanti, quando questa considerazione in una delibera della Giunta regionale, condivisa e votata da tutti gli assessori ed istruita e firmata, prima della sua approvazione, da quattro funzionari dell’Assessorato e dall’assessore al ramo”.

“Le valutazioni sulla mia persona sono inopportune ed offensive del tutto estranee a logiche giuridiche ma nonostante tutto sono sereno. Ribadisco la mia fiducia nella giustizia. Con i miei avvocati nei prossimi giorni preparerò il ricorso in Cassazione per dimostrare innanzitutto, come già avvenuto in passato in tanti altri gradi di giudizio, la mia totale correttezza amministrativa”, ha proseguito Fitto.

“Temo – conclude – che accadimenti di questo tipo possano spingere molti cittadini a non occuparsi in alcun modo del governo della cosa pubblica, se questi sono i rischi che, per delibere addirittura collegiali, si possono correre”.