Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri durante un intervista a Tg  Zero su Radio Capital ha risposto alle domande sull’apertura delle discoteche e sul green pass. In merito al pass vaccinale si è parlato di una possibile rimodulazione con due dosi.

Per quanto riguarda la variante Delta ha dichiarato: “Al momento credo che la singola dose possa essere sufficiente. Aspetterei il prossimo monitoraggio; ma se passi dal 20% di prevalenza al 40% e vedi una risalita dei casi allora è chiaro che devi agire tempestivamente, e questo è evidente”.

Per il momento basterà solo una dose per entrare in discoteca, salvo cambiamenti. Una risposta che però non ha convinto gli imprenditori del settore. Quello che interessa maggiormente a tutti i gestori, come si evince anche dal post di Francesco Susca, direttore del Demodè, è la data di riapertura.

“Siamo gli imprenditori del settore Discoteca e ci vergogniamo dell’indifferenza e noncuranza dei politici di fronte al dramma che viviamo da 17 mesi: unica categoria a subire uno stop così brutale e draconiano. È per questo che a breve andremo a Roma davanti a Palazzo Chigi per un presidio permanente, giorno e notte, finché la politica non ci darà una data per la riapertura del nostro settore. Devono spiegarci il perché le nostre attività debbano rimanere chiuse, quando tutta Italia lavora in qualsiasi settore, anche senza regola alcuna. Gli esempi sono di fronte a tutti. E sono continui. Un affronto verso chi vorrebbe fare onestamente il proprio lavoro, ed invece impossibilitato a farlo. Questo appello è rivolto a tutti gli amici, dipendenti, pr, dj, artisti e operatori del settore che da settimane ci chiamano ogni giorno per avere novità e una parola di conforto. Ecco la novità, più che una novità l’ennesima mancanza di rispetto e considerazione: anche oggi non eravamo nell’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Quindi 90mila persone possono continuare a rimanere a casa, senza dignità e risposte. A questo punto se volete risposte venite con noi a chiederli ai Ministri, rispetto a questa indifferenza assurda. Così sapremo almeno il motivo per cui dobbiamo morire.”