Le aree verdi nelle città pugliesi scarseggiano, tanto da corrispondere in media a 10 metri quadrati di verde ogni abitante.

Questo è quanto diramato da Coldiretti Puglia dopo aver analizzato i dati Ispra e, inevitabilmente, è stato lanciato un allarme smog durante l’incontro “Il vivaismo italiano post Covid-19”.

Per dare qualche numero, Bari supera una percentuale di verde pubblico del 2%, Taranto meno dell’1%, Lecce e Trani dello 0.4%, Barletta dello 0.2% e Foggia, Andria e Brindisi dello 0.3%.

Per quanto riguarda invece i metri quadrati di verde per ogni cittadino, Bari ne vanta 9.2, mentre il valore più basso lo detiene Barletta con soli 3.9 metri quadrati di verde per ogni abitante.

Il 47% dei cittadini considera l’inquinamento dell’aria la prima emergenza ambientale, per tanto l’obiettivo di Coldiretti Puglia è quello di “creare delle vere e proprie oasi mangia smog nelle città, con alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili. Una pianta adulta è capace di ‘mangiare’ dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.

Nella nota di Coldiretti viene reso noto che “sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini, per combattere afa e caldo, per difendersi da zanzare e insetti molesti o addirittura per coltivare direttamente frutta e ortaggi da portare in tavola”.