Dal caso De Benedictis, l’ex gip di Bari arrestato per corruzione e detenzione illegale di armi, agli ultimi scandali di Molfetta, con presunte tangenti circolate all’interno del Comune per svariati appalti pubblici, e di Taranto, con la nuova misura cautelare notificata dai magistrati di Potenza all’ex procuratore, Carlo Maria Capristo.

Tra magistrati, avvocati, dipendenti e imprenditori la corruzione sembra dilagare senza freni in Puglia. “È un’ecatombe, mai come in questi anni stiamo assistendo al totale degrado e all’annientamento della pubblica amministrazione – commenta l’avvocato Antonio Maria La Scala, presidente dell’associazione Gens Nova -. Per tutti quei cittadini onesti, che ogni giorno lavorano per pagare le tasse, è una sconfitta”.

“Dovrebbe essere la politica ad eliminare e far fuori queste persone – conclude -. Ma è pura utopia, una politica seria sarebbe già intervenuta da 50 anni per ripulire tutto. Ci sono casi in tutta Italia, non solo in Puglia. Più criminali sono, più fanno carriera, questo è uno schifo, è desolante, è davvero triste. È la morte della giustizia, i corpi estranei stanno pian piano aumentando, sono demoralizzato ma credo ancora nella giustizia e rivolgo un appello a tutti i giovani colleghi di non mollare”.